In una conferenza stampa a cui ha partecipato anche l’Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace, il premier Renzi ha illustrato la roadmap di Enel OpenFiber per portare la fibra ottica direttamente nelle case.
Si parla di 224 città da coprire completamente nel giro di tre anni con un’infrastruttura del tipo Ftth (Fiber To The Home) o almeno del tipo Fttb (Fiber To The Building). Nel primo caso si ha il cavo in fibra ottica che arriva direttamente fino all’appartamento, nel secondo si ferma al palazzo.
L’interesse del governo per il piano di Enel è forte perché è il fulcro del Piano Nazionale Banda Ultralarga, che mira a coprire il 100% della popolazione con una connettività ad almeno 30 megabit e il 50% con una connettività a 100 megabit. Questo è quanto impone l’Unione Europea ed è un obiettivo da completare proprio entro il 2020. Decisamente ottimistico, a parere di chi scrive, ma fa ben sperare il fatto che si sia partiti e che Perugia dovrebbe avere un’offerta commerciale pronta già per maggio.
Dopo Perugia, sarà la volta di Venezia, Bari, Catania e Cagliari. Entro la fine dell’anno saranno cablate Padova, Firenze, Genova, Napoli e Palermo. Si tratta di grandi città appartenenti ai gruppi A e B, ovvero quelli a basso rischio di mercato. Il lavoro di cablaggio sfrutterà l’operazione di cambio dei contatori elettrici e non inciderà in alcun modo sui costi in bolletta.
L’offerta in fibra ottica vera e propria sarà fornita da Wind e da Vodafone, i due partner commerciali di Enel in questa operazione. Assente al momento Telecom, che ha dei piani propri per la fibra ottica, ma non si esclude comunque una sua partecipazione nel futuro.
Per i centri più piccoli o quelli a più alto rischio commerciale, di fascia C e D, si ricorrerà al meccanismo delle gare d’appalto. I primi bandi gara partiranno il 29 aprile.