I due dispositivi wireless integrano un disco rigido per condividere, anche su Internet, file e contenuti multimediali.
di Simone Zanardi
La gestione dello storage è ormai una funzionalità molto diffusa tra i router dedicati all’ambito Soho (Small Office Home Office). Nella maggior parte dei casi, i dischi rigidi o le memorie flash sono collegate al dispositivo tramite porte Usb. Netgear e Western Digital hanno invece lanciato due apparati in grado di ospitare l’hard disk al proprio interno, creando di fatto dei veri e propri ibridi tra router e disco di rete (Nas). Nel caso di Netgear si tratta di una estensione naturale della già consolidata gamma di router, mentre per WD il networking puro è una novità . Il risultati, come vedremo, sono meno distanti tra di loro di quanto si potrebbe pensare.
Rispetto ai dischi esterni, un hard disk integrato è alimentato direttamente dal router, un vantaggio dal punto di vista della riduzione dei cavi (i dischi esterni da 3,5′, a differenza delle chiavette Usb, non sono alimentati dalla porta seriale).
D’altro canto, l’utilizzo di unità esterne permette di agganciare al router apparati collegabili anche direttamente a un personal computer. In ogni caso, entrambi i router in prova non si limitano a gestire il disco interno, ma possono interfacciarsi con altre memorie esterne, appunto tramite porte Usb 2.0 e 3.0.
➤ Le prestazioni rilevate: i due router a confronto
Netgear Centria WNDR4700
Non si tratta certo del router più compatto che potete trovare sul mercato, ma le dimensioni maggiorate sono in parte giustificate dal numero di porte e dallo slot per il disco da 3,5 pollici che può essere installato nell’unità (il modello codice WNDR4720 è fornito con un disco da 2 TB preinstallato). Il Centria è pensato per mantenere una posizione verticale rispetto al piano di appoggio; tutte le porte di rete sono predisposte sul pannello posteriore: qui troviamo cinque interfacce Gigabit Ethernet, una per l’accesso a Internet e quattro per la rete locale, oltre a una porta Usb 3.0 e al pulsante di accensione e spegnimento. Sul lato destro del router trovano invece spazio la seconda porta Usb 3.0, lo slot per schede Sd e tre pulsanti dedicati al Wps, all’accensione e allo spegnimento dell’apparato radio e al backup automatico dei dati sullo storage interno. Il lato opposto è invece occupato dallo sportello per l’inserimento del disco rigido, che può essere installato senza la necessità di alcuna vite (ma non è rimovibile a caldo). Il pannello frontale è molto pulito e nasconde, sotto il marchio Centria, una serie di Led multicolore che segnalano lo stato di router, rete cablata, wireless, porte Usb e disco interno.
Dal punto di vista dell’interfaccia wireless, il Centria si basa su un chipset Atheros a doppia radio in grado di gestire contemporaneamente connessioni a 2,4 e 5 GHz, entrambe con triplo stream per velocità massime teoriche di 450 Mbps su ciascuna banda. Oltre che come classico access point, il Centria può essere configurato in modalità ripetitore o Wds (Wireless Distributed System), in modo da integrarsi all’interno di una rete wireless preesistente. Inoltre, supporta la modalità di accesso ospite con parametri di sicurezza differenziati.
➤ Le caratteristiche tecniche: Netgear Centria WNDR4700
Nel corso delle nostre prove il router ha evidenziato prestazioni in linea con le aspettative, spingendosi senza problemi oltre i 100 Mbps di throughput reale a brevi e medie distanze sulla banda a 2,4 GHz, mentre a 5 GHz si sono toccati i 150 Mbps.
La configurazione del router può essere portata a termine tramite la consueta interfaccia Web accessibile da un qualsiasi browser di una macchina collegata al WNDR4700 o sfruttando la nuova applicazione Genie disponibile per sistemi Android e iOS.
Tra le funzionalità di rete, citiamo il sistema di blocco dell’accesso ai siti che può essere pianificato su calendario e abbinato al sistema di Parental Control sviluppato da Netgear, l’amministratore del Centria può configurare i parametri di accesso al disco integrato o alle memorie esterne collegate tramite porte Usb. Oltre alla classica condivisione Smb, sono attivabili l’accesso tramite protocollo Ftp o Http, sia da locale che da remoto. Buono anche il sistema di gestione degli account: possono essere creati più utenti e quindi cartelle condivise a cui assegnare accesso in lettura o scrittura ai singoli profili. Non siamo ai livelli di un Nas completo, ma la versatilità è più che sufficiente agli ambiti Soho verso cui il dispositivo è indirizzato.
Per verificare le prestazioni del Nas abbiamo eseguito il nostro consueto benchmark Intel Nas Performance Toolkit, inserendo nel WNDR4700 un hard disk Western Digital Caviar Green WD20EADS da 2 TB e collegando la macchina di test tramite rete cablata. I risultati sono stati buoni, superiori in media a quelli ottenuti dal WD My Net N900, ma comunque non paragonabili a quelli di un Nas dedicato, anche di fascia consumer. Le velocità di lettura e scrittura sono comunque sufficienti per le esigenze di condivisione e streaming multimediale di una piccola rete.
Le porte Usb possono essere gestite in modalità ReadyShare Cloud, per l’accesso remoto ai file attraverso il servizio cloud messo a punto dalla casa americana, come destinazione per il backup delle macchine in rete (attraverso il software Netgear ReadyShare Vault o sfruttando su Mac il protocollo Time Machine) o ancora per la condivisione di una stampante Usb tra le macchine della Lan.
Pagina seguente: Western Digital My Net N900 Central