Qualcomm ha confermato di aver ricevuto la licenza per vendere i suoi chip 4G a Huawei. Non è chiaro tuttavia se si tratta di processori e/o modem. Per il produttore cinese è comunque una buona notizia, sebbene molti nuovi dispositivi che arrivano sul mercato siano compatibili con le reti di nuova generazione.
Come è noto, Huawei è stato incluso nella “lista nera” del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Ciò significa che il produttore cinese non può sottoscrivere accordi commerciali con aziende statunitensi. L’amministrazione Trump ritiene che Huawei rappresenti un pericolo per la sicurezza nazionale, pertanto ha vietato l’uso di apparecchiature e tecnologie USA per la realizzazione dei chip. TSMC, ad esempio, non produrrà più i processori Kirin.
Le aziende statunitensi che vogliono vendere chip a Huawei devono chiedere un permesso specifico al governo statunitense. Qualcomm ha confermato di aver ricevuto “una licenza per un numero di prodotti, inclusi alcuni prodotti 4G“. L’azienda californiana non ha svelato i nomi, ma si tratta di prodotti per dispositivi mobile. Quasi certamente i chip verranno utilizzati per smartphone e tablet di fascia bassa, come già fatto da Huawei in passato. Non è chiaro se Qualcomm riceverà una licenza anche per i chip 5G.
In vista dell’entrata in vigore della restrizioni (metà settembre), il produttore cinese aveva ordinato un maggiore quantitativo di chip, ma le scorte termineranno probabilmente all’inizio di gennaio 2021. Huawei rischia quindi di uscire dal mercato se non troverà una soluzione (tra cui la vendita di Honor). Secondo il Financial Times, l’azienda avrebbe pianificato la costruzione di una fabbrica a Shanghai, ma per realizzare chip più avanzati dovrà attendere almeno due anni.