Per utilizzare uno dei processori desktop con architettura Skylake è necessario disporre di una scheda madre basata sui nuovi chipset della serie 100, noti con il nome in codice Sunrise Point.
In questa prima prova abbiamo utilizzato una scheda madre Gigabyte GA-Z170X-Gaming 5 in formato Atx. Si tratta di un modello destinato alla costruzione di desktop evoluti. Sono ben 12 le schede madri per processori Skylake lanciate dall’azienda taiwanese nel corso del mese di agosto in concomitanza con il debutto dei processori di fascia più alta Intel Core 6700K e 6600K. Questi sono i modelli con moltiplicatori sbloccati e che in combinazione con schede madri che permettono di intervenire sui parametri operativi del processore offrono il miglior supporto per l’overclock.
La scheda madre che abbiamo impiegato per la prova è realizzata intorno al chipset Intel Z170 e offre tutto quanto messo a disposizione dal Pch (Platform Controller Hub) di ultima generazione. Questo opera da snodo centrale tra il processore e il resto del sistema attraverso il bus di comunicazione Dmi (Direct Media Interface) 3.0. Attraverso il Pch, la piattaforma dispone di 20 linee Pci Express 3.0 che si sommano alle 16 gestite in modo diretto dal processore e la cui frequenza risulta indipendente da quella selezionata per il processore durante l’overclock. I Pci Express gestiti dal processore sono quelli destinati alle schede grafiche discrete (uno slot in modalità X16 oppure due slot in modalità X8) che qualora non fossero presenti sono sostituite dalla grafica integrata. In questo caso la piattaforma Intel supporta fino a tre uscite video con la possibilità di pilotare altrettanti monitor in contemporanea.
[divider]
In vendita su Amazon Italia
[asa PCPRO]B013E37HUA[/asa]
[divider]
La scheda madre che abbiamo utilizzato per questa prova dispone di una uscita Displayport in standard 1.2 e di una uscita Hdmi compatibile con lo standard 1.4. Qualora si utilizzasse la grafica integrata di Skylake, il bios della scheda madre permette di dedicare fino a 512 Mbyte di memoria al comparto Gpu; si tratta di un quantitativo sufficiente per l’utilizzo di normali applicazioni, ma insufficiente per la grafica 3D dei videogiochi.
Il processore gestisce anche i due canali di memoria dedicati ai nuovi moduli Ddr4 che nel caso delle piattaforme più economiche o mobile possono essere sostituiti con moduli Ddr3L a basso consumo. Per quanto riguarda le interfacce di comunicazione esterne, il chipset supporta fino a dieci porte Usb 3.0 e fino a 14 porte Usb 2.0. La scheda madre Gigabyte offre sette porte Usb 3.0 (tre esterne sul pannello posteriore e quattro attraverso i connettori a pettine presenti sul Pcb) e sei porte Usb 2.0 (quattro sul pannello posteriore e due attraverso un connettore interno). A queste si aggiungono due porte Usb 2.0 gestite dal chipset e il componente Genesys Logic e due porte Usb 3.1 – una in formato Tipo C – presenti sempre sul pannello posteriore.
Una novità importante per quanto riguarda le interfacce di comunicazione è il supporto nativo allo standard Thunderbolt 3.0 attraverso il controller Alpine Ridge di Intel. Questo componente non è presente sulla scheda madre Gigabyte, ma è prevista la possibilità di aggiungere una scheda di espansione specifica.
Il sottosistema di gestione delle unità di archiviazione supporta fino a sei porte con tecnologia Seria Ata oppure eSata. La scheda madre Gigabyte offre all’utente due connettori in formato M.2 e sei porte in formato Serial Ata; i connettori sono organizzati in modo che sia possibile sfruttare tre connessioni Sata Express. Per quanto riguarda la gestione dei volumi di archiviazione, il chipset Z170 supporta configurazioni Raid di tipo 0, 1, 5 e 10.
Il sottosistema audio è uno dei comparti dove le piattaforme Gigabyte della serie Gaming offrono più della concorrenza. Il circuito di amplificazione per le uscite analogiche può essere sostituito e sono presenti porte Usb filtrate in modo da limitare al minimo le interferenze sui segnali trasmessi a un convertitore digitale/analogico esterno. Il codec impiegato è un Realtek ALC1150 al quale può essere affiancato il software Sound Blaster X-Fi MB3 per una gestione completa della configurazione di diffusori e degli effetti ambientali.
A completare le interfacce esterne sono presenti due porte Ethernet gestite rispettivamente da un controller Intel di classe Gigabit e da un controller Qualcomm Atheros Killer E2201; per quest’ultimo è disponibile il pacchetto software per la gestione delle priorità di trasmissione in modo da privilegiare il traffico dati dei videogiochi e ottenere connessioni con latenze ridotte. Non è invece possibile utilizzare la tecnologia di teaming per aggregare la banda di trasmissione delle due interfacce in una sola.
A livello costruttivo la GA-Z170X-Gaming 5 presenta una dislocazione dei componenti a montaggio superficiale che lasciano molto spazio libero nella zona del socket; in questo modo è possibile installare anche sistemi di raffreddamento a liquido con waterblock di grandi dimensioni. A differenza del passato, le confezioni destinate per la vendita al dettaglio non contengono il dissipatore specifico per il nuovo socket Lga 1151; a meno che non disponiate di un radiatore compatibile – come quelli per il socket Lga 1150 – dovrete quindi acquistare un dissipatore di terze parti scegliendo tra i modelli ad aria oppure quelli a liquido.
I circuiti di alimentazione che circondano il socket sono provvisti di dissipatori passivi per garantire una corretta temperatura operativa anche sotto pieno carico di lavoro per lunghi intervalli di tempo. La scheda madre è dotata di un bios Uefi chiaro e dettagliato per l’utente esperto, ma utilizzabile – con attenzione – anche da chi ha meno esperienza nella gestione dei parametri operativi del processore e della piattaforma nel suo complesso. Tutti i parametri di funzionamento di memoria e processore possono essere impostati intervenendo in un intervallo di valori particolarmente ampio; questo fornisce ottimi strumenti di intervento a chi è alla ricerca una piattaforma per l’overclock spinto.
Con i processori Core i7 6700K e 6600K basati su architettura Skylake è possibile intervenire con un livello di dettaglio molto superiore a quanto era possibile fare con i processori basati su architettura Haswell e Broadwell. Ciò deriva in parte dall’eliminazione del Fivr, il circuito di alimentazione integrato, e con la conseguente possibilità di modificare le tensioni di alimentazioni attraverso il controllo dei circuiti della scheda madre.
Michele Braga
[divider]
[box type=”shadow” ]
LA PROVA DI INTEL SKYLAKE
➜ La nuova architettura Skylake
âžœ L’esame della Cpu: perché è più veloce
âžœ Le funzionalità della Gpu e l’accelerazione video
➜ La piattaforma e le schede grafiche compatibili
[/box]