Nel corso del prossimo mesi di febbraio Intel rilancerà la propria linea Ssd con un nuovo controller dalle prestazioni eccezionali, introducendo una pianificazione a lungo termine che ricorda quella adottata con successo dalle Cpu dell’azienda.
La prossima generazione, conosciuta con il nome in codice di Emcrest, utilizzerà infatti un nuovo controller con connettività Sata III a 6 Gbit/s in grado di spremere le celle di memoria fino a offrire all’utente 450 Mbyte/s in lettura sequenziale e 300 Mbyte/s in scrittura. Ricordiamo come i dischi Intel, a differenza di quelli di altri produttori si distinguano soprattutto per le ottime prestazioni in ogni ambito, con scarsi decadimenti prestazionali rispetto al massimo teorico quando si passa da operazioni sequenziali alle più complesse e diffuse casuali. In pratica i dati assoluti dei dischi Intel si ritrovano spesso anche nei test di lettura/scrittura casuali, perdendo meno terreno rispetto ai concorrenti. I dischi dovrebbero inoltre avere una capacità di processare 20.000 Iops casuali da 4 Kbyte.
Le celle di memoria resteranno invece le attuali prodotte a 34 nm, ereditando di conseguenza l’approccio Cpu di Intel. La prossima evoluzione degli Ssd porterà infatti tra qualche mese, utilizzando lo stesso controller dei dischi Emcrest, all’adozione delle celle a 25 nm, con pochi cambiamenti nelle prestazioni rilevabili dagli utenti di tutti i giorni ma, soprattutto, la possibilità di raddoppiare la capacità mantenendo simile il prezzo d’acquisto.
I modelli che vedremo con ogni probabilità tra circa un mese saranno X25-E da 120 e 250 Gbyte, venduti a circa 579 e 279 dollari ciascuno.