Backup di rete
Uscendo dai confini fisici del personal computer il backup si è da qualche tempo spostato sulla rete, permettendo di archiviare file senza dover utilizzare alcun supporto collegato direttamente al Pc, utilizzabile inoltre in condivisione con tutti i personal computer domestici o aziendali. Le periferiche più diffuse per l’archiviazione in rete, condiviso da più utenze diverse, sono certamente i dispositivi Nas, apparati dedicati che, tra le altre cose, possono ospitare nel migliore dei modi i vari backup dei dati degli utenti. Spesso questi dispositivi hanno al proprio interno più dischi rigidi configurati in catene Raid sicure, contribuendo a una maggior sicurezza dei dati. Lo spazio disponibile può inoltre essere dedicato a varie operazioni, con l’amministratore del dispositivo che può spesso configurare quote specifiche per ogni utente, rendendo accessibili solo i file di cui si è proprietari.
Tutti i moderni sistemi operativi, connettendo queste unità di rete, possono funzionare come se i dischi fossero all’interno del proprio computer, tralasciando complicazioni inutili come il partizionamento e il formato del file system, gestiti autonomamente dal Nas. I backup di questo tipo si stanno diffondendo sempre più data la notevole sicurezza ottenibile, la praticità e la possibilità di dedicare un solo Nas a diverse macchine presenti in casa o in azienda. Anche in questo caso si devono comunque tenere in considerazione alcune precauzioni per riuscire a ottenere il massimo dal sistema: copie continue nei momenti sbagliati possono far circolare notevoli quantità di dati sulla rete domestica, rallentando il lavoro di tutti i sistemi, per questo è meglio configurare backup automatici in periodi in cui la rete è poco utilizzata. Un Nas, tipicamente alloggiato a distanza dai computer, non deve essere trascurato, ma va verificato periodicamente in termini di funzionalità e operatività , per scongiurare guasti da usura o scarsa manutenzione.