Sandisk – entrata da poco all’interno del perimetro di Western Digital dopo un’acquisizione dal valore di 19 miliardi di dollari – è tra i marchi più conosciuti che operano nel settore delle memorie non volatili. I dischi Ssd rappresentano la principale linea di prodotti che l’azienda offre al mercato professionale così come anche a quello consumer.
Abbiamo provato uno dei nuovi modelli della linea Ultra II che è proposta agli utenti professionali che ricercano un prodotto performante e agli utenti consumer che cercano un prodotto sopra la media. La linea Ultra II offre prestazioni, capacità con un rapporto tra funzioni e prezzo molto accattivante. I prodotti Ultra II sono disponibili in quattro tagli di capacità : 120, 240, 480 e 960 Gbyte. Tutte le unità sono basate sulle memorie SanDisk Tlc (Triple Level Cell) di seconda generazione da 128 Gbit e prodotte con tecnologia a 19 nanometri. La tecnologia Tlc permette di incrementare la densità di informazioni registrate per ogni singola cella in quanto è possibile archiviare 3 bit contro i 2 bit delle celle Mlc (Multi Level Cell) e un singolo bit delle celle Slc (Single Level Cell). All’aumento della densità di informazioni corrisponde però un decadimento delle prestazioni velocistiche delle celle per il maggior numero di stati elettrici disponibili.
Sebbene siano realizzati con le celle Nand tecnicamente più lente, i dischi della linea Ultra II offrono prestazioni teoriche molto elevate: 550 Mbyte/s in lettura e 500 Mbyte/s in scrittura. I due modelli di capacità più bassa utilizzano controller Marvell 88SS9190, mentre le unità di capacità più elevata sono equipaggiati con controller Marvell 88SS9189; la differenza significativa tra i due controller risiede nel numero di canali per la trasmissione dati: quattro per il modello 9190 denominato Renoir lite e otto per il modello 9189 denominato Renoir. I test eseguiti sul campo mostrano che le velocità reali non sono molto lontane da quelle teoriche, almeno situazioni di utilizzo più comuni.
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Il risultato è ottenuto grazie alla tecnologia nCache 2.0 che migliora in modo sensibile quella di precedente generazione. La tecnologia nCache utilizza una cache pseudo Slc in modo da presentare all’interfaccia esterna un buffer molto veloce per le operazioni di scrittura. Di fatto una parte delle celle Tlc sono configurate per operare in modalità Slc e dedicate alle operazioni di buffering. La prima generazione era stata progetta per fornire un sistema di cache dedicato alla scrittura di file di piccole dimensioni (meno di 4 Kbyte) così da mascherare le costose operazioni di scrittura delle celle Nand a più livelli. Con la seconda generazione della tecnologia, la nCache è utilizzata per qualunque tipo di scrittura grazie all’incremento della dimensione del buffer pseudo Slc che ora grande 5 Gbyte per ogni 120 Gbyte di spazio del disco. Ciò significa che i modelli da 120, 240, 480 e 960 Gbyte dispongono rispettivamente di una nCache Slc da 5, 10, 20 e 40 Gbyte.
Uno degli aspetti più interessanti di questa tecnologia è che ogni gruppo di memorie Nand dispone di un blocco dedicato configurato in modalità pseudo Slc e che i trasferimenti tra la porzione Slc e quella Tlc avvengono quindi all’interno del die. Questa modalità operativa sviluppata in modo proprietario da SanDisk è denominata On Chip Copy e permette di ottenere prestazioni molto superiori a quelle fornite dalle soluzioni che prevedono l’utilizzo della memoria Ram del disco per eseguire le operazioni di copia interne.
Da un lato l’utilizzo della nCache 2.0 permette di ottenere prestazioni elevate anche con memorie Nand di tipo Tlc, ma sono presenti anche delle limitazioni. Queste si manifestano quando si eseguono scritture di file molto grossi che superano la dimensione del buffer e che quindi richiedono al disco di eseguire l’operazione di svuotamento dello stesso prima di poter immagazzinare nuovi dati.
Nelle nostre prove questo particolare limite è emerso durante il test Aja System quando abbiamo impostato la scrittura di un singolo file da 64 Gbyte sul modello Ultra II con capacità di 480 Gbyte e quindi dotato di una nCache 2.0 ampia 20 Gbyte. Nel grafico che mostra le prestazioni in scrittura si osserva un repentino decadimento delle prestazioni in corrispondenza della soglia dei 16 Gbyte.
Al di fuori di questi casi specifici, il disco si comporta in modo egregio, garantendo un’ottima velocità di lettura dei dati e un altrettanto buona velocità di scrittura. Il prezzo di listino è di circa 180 euro, ma l’unità può essere acquistata a prezzi inferiori – da 20 a 30 euro in meno – nei principali negozi online.
Nel complesso quest’unità rappresenta un’ottima scelta per chi è alla ricerca di un disco Ssd veloce e capiente.
Michele Braga
SanDisk Ultra II da 480 Gbyte
Euro 180 Iva inclusa
PRO
Ottimo rapporto caratteristiche prezzo
CONTRO
Soffre il trasferimento di singoli file da più di 20 Gbyte
Produttore: Sandisk, www.sandisk.com