WD è uno dei tre grandi produttori di hard disk (assieme a Seagate e Toshiba) colti in flagrante nel recente scandalo dei dischi a base di tecnologia SMR (Shingled magnetic recording), ed è anche la prima azienda ad aver deciso di pubblicare l’intero elenco delle unità con specifiche “fasulle” sia per sistemi NAS che per clienti consumer.
La tecnologia SMR può servire a incrementare la densità di archiviazione dei dati sui piatti magnetici ma ha un effetto molto negativo sulle prestazioni in scrittura. Per WD, il caso dei dischi SMR venduti senza avvertenze o specifiche precise era particolarmente negativo riguardando anche i dischi WD Red dedicati ai sistemi di archiviazione di rete (NAS).
In risposta alle lamentele dell’utenza, e alle denunce in merito ai problemi di inaffidabilità sulle suddette unità NAS con all’interno i dischi SMR incriminati, WD ha riaffermato la validità dei suoi prodotti pubblicando l’elenco degli HDD presenti sul mercato e la tecnologia di registrazione usata (SMR o la convenzionale CMR).
WD ha altresì reso nota la lista e i modelli (SKU) degli hard disk interni (da 2,5” e 3,5”) in commercio appartenenti alle linee Red, Blue e Black, riaffermando la volontà di fornire tutte le specifiche necessarie per permettere ai clienti di fare acquisti “informati” d’ora in poi.