Nonostante le dimensioni ultracompatte, accedere all’interno del VivoPc è davvero semplicissimo, basta sbloccare la linguetta di lock (posizionata sopra l’attacco Kensington) e far scorrere la paratia superiore. A seconda del modello (e del formato del disco rigido) a questo punto è possibile togliere facilmente il disco da 3,5″ o la slitta che alloggia l’unità da 2,5″. Si tratta di un’operazione da compiere anche se è necessario sostituire o aggiungere memoria, visto che gli slot SoDimm sono posizionati direttamente sotto l’hard disk. Mai come in questo caso aggiornare disco e memoria è un’operazione alla portata di tutti, anche degli utenti che hanno meno dimestichezza con il “fai-da-te informatico”.
Ottima, infine, la dotazione di porte, tutte disposte sulla parte posteriore. In comune, tutti i VivoPc, hanno 6 porte Usb, l’uscita video Hdmi, l’audio digitale S/Pdif, la porta di rete e il lettore Sd; si differenziano invece per l’uscita video mini Displayport e la porta seriale (presente solo sui modelli VC) e per l’uscita video Vga (presente solo sulle serie VM). Anche il pulsante di accensione, lo spinotto di alimentazione e l’attacco Kensington sono posizionati sul retro, lasciando tutti gli altri lati liberi. Questo, se dal punto di vista del design non può che essere una scelta convincente, è sicuramente poco condivisibile dal punto di vista della praticità d’uso, soprattutto se, viste le dimensioni del sistema, il VivoPc viene nascosto dietro al monitor o alla Tv.
Da sottolineare, infine, che i modelli VC60 hanno nella dotazione standard la piastra Vesa, utile per fissarli direttamente dietro al televisore o al monitor. Cinque differenti piattaforme hardware, ma dieci configurazioni disponibili: l’apparente discrepanza si spiega con le diverse opzioni che Asus offre come sistema operativo. Per il mondo business il produttore taiwanese propone esclusivamente i VC60, con sistema operativo Windows 8 Pro; molta più libertà di scelta invece per il consumer che può anche comprare il VC60 e il “vecchio” VM40 anche senza sistema operativo, con un risparmio sul listino di 90 euro. Si tratta di una scelta particolarmente appetibile per chi è alla ricerca di un sistema Linux compatto o per chi vuole un media center evoluto ma open source (installando per esempio Openelec o XBMCbuntu).
In definitiva il VivoPc è una buona soluzione compatta, versatile e (nelle configurazioni VC60) discretamente potente. L’aggiornamento a processori Intel Core di quarta generazione (architettura Haswell) e la possibilità di avere configurazioni con Ssd avrebbe dato alla piattaforma una marcia in più, con la concreta possibilità di competere ad armi pari con uno tra i sistemi compatti per eccellenza, il Mac mini di Apple.
Eugenio Moschini
Asus VivoPc
VC60-B047K
Euro 559 Iva inclusa
+ PRO
Dimensioni compatte
Versatilità
Disponibilità anche senza sistema operativo
– CONTRO
Processore Intel Core di terza generazione
Produttore: Asus, www.asus.it