Il colosso statunitense, famoso per la sua gamma di Gps, si sta avvicinando anche ad altri settori, come le action cam e le dash cam. Questa nuova famiglia, presentata a inizio gennaio al Ces di Las Vegas, è composta al momento da due dash cam, che si differenziano per un solo dettaglio: il modello più evoluto dispone anche di un modulo Gps e include il database europeo di autovelox Cyclops. Dal punto di vista delle altre caratteristiche tecniche, i due modelli sono perfettamente identici.
La struttura, robusta ma dal design anonimo, è assimilabile a un parallelepipedo con base quadrata, con l’attacco a snodo per l’aggancio a ventosa. Già in questo dettaglio si differenzia subito la proposta di Garmin, l’unica a non avere un sistema adesivo fisso, ma appunto una soluzione removibile.
Il Dash Cam 10 / 20 non solo è pensato per essere rimosso, ma anche per essere facilmente spostato (utile, per esempio, se noleggiate un’auto – magari all’estero o durante le vacanze – e volete tutelarvi). I comandi del Dash Cam sono ridotti all’osso: sul lato sinistro, sopra lo slot micro Sd, si trova il pulsante di accensione mentre frontalmente, sotto al display da 2,3″ ci sono quattro piccoli tasti funzione.
Il funzionamento è totalmente automatico: il dispositivo inizia a registrare non appena si accende il motore e si ferma quando si spegne. A differenza di altre soluzioni, in questo caso la registrazione è solo a ciclo continuo e quando lo spazio finisce il Dash Cam sovrascrive, in loop, i video più datati. La lunghezza, dei singoli file, varia a seconda della qualità selezionata: in Full Hd i file sono da 255 Mbyte, per una lunghezza di circa 4 minuti. Alla risoluzione più bassa (848 x 480) la dimensione del file non cambia, mentre la registrazione copre circa 18 minuti. Quando gli accelerometri superano la soglia critica, il file in corso, quello precedente e l’eventuale successivo sono protetti da sovrascrittura.
A differenza di soluzioni più evolute, i sensori di accelerazione sono impostabili su tre livelli (alta, normale e bassa sensibilità ) o disattivabili. Se il guidatore decide di salvare un evento (non necessariamente critico) basta che prema il tasto “Protezione”: anche in questo caso i file salvati sono in realtà tre (durante, prima e dopo).