PhotoDirector 5
PhotoDirector è specializzato nella gestione degli archivi fotografici digitali e nel fotoritocco. Impiega un’interfaccia divisa in sezioni, ora composte da icone ed elementi grafici ad alta risoluzione che appaiono al meglio anche con i più recenti schermi a risoluzione molto elevata. Nella sezione Libreria si impostano i tag e gli album di raccolta, in Regolazione e in Modifica sono disponibili gli strumenti per la correzione cromatica e i filtri, in Presentazione si creano slide show e in Stampa si dispongono le foto per l’output su carta.
La prima novità di PhotoDirector 5 si incontra nella Libreria, dove appaiono le miniature delle foto caricate. Adesso il programma può raggruppare le foto simili, creando pile di immagini che rendono più compatta la scacchiera con le preview. Il processo di creazione delle pile può essere manuale oppure automatico. In quest’ultimo caso il software raccoglie le immagini in base al tempo trascorso tra uno scatto e l’altro. Se questo è minore del valore impostato dall’utente, allora le foto vanno a formare una pila. È evidente che questo sistema è molto impreciso, dato che è possibile che immagini molto diverse siano raggruppate quando gli scatti sono stati fatti in rapida sequenza. Al contrario, inquadrature molto simili rimangono separate se le foto sono state fatte in un intervallo di tempo più lungo di quello impostato. In definitiva l’accorpamento automatico ha senso solo per le raffiche di foto, fatte nel giro di pochi secondi.
Nella sezione Regolazione troviamo il nuovo filtro Dividi toni, pensato per viraggi cromatici creativi, in stile Lomo. Il principio di funzionamento è molto semplice: il filtro divide le zone più luminose da quelle più scure e applica a ciascuna un colore diverso. L’utente stabilisce il confine di separazione con un cursore e sceglie le due tinte, sia come tonalità sia come saturazione.
A nostro giudizio i risultati migliori si ottengono con colori contrastanti e con tonalità tenui, ma naturalmente è una questione di gusti personali. Molto interessante è poi la sezione Correzione obiettivo, che raccoglie in un unico pannello gli strumenti per la correzione delle distorsioni ottiche caratteristiche dell’obiettivo usato (è la novità di questa release), delle deformazioni di parallasse, delle aberrazioni cromatiche e della vignettatura (queste tre funzioni erano già presenti nell’edizione precedente). Per le distorsioni ottiche si possono impiegare solo i preset disponibili nella libreria o scaricabili da DirectorZone di Cyberlink; al momento comprendono un numero di lenti, divise per produttore, non molto ampio, ma Cyberlink afferma che crescerà nel prossimo futuro. La correzione del trapezio, divisa tra verticale e orizzontale, è molto veloce e comoda grazie sia alla griglia di riferimento che appare in automatico sia al ritaglio eseguito dal software. Anche l’eliminazione della aberrazione cromatica è una questione di pochi clic sui due cursori per il blu/giallo e il rosso/ciano. Sono disponibili la compensazione delle distorsioni geometriche dovute agli obiettivi fisheye e la possibilità di creare una vignettatura, ma solo bianca. Cyberlink ha migliorato il filtro per la riduzione del rumore (sempre divisa tra luminanza e colore) inserendo una funzione totalmente automatica che lavora bene e che sarà apprezzata dagli utenti alle prime armi e da quelli che voglio procedere speditamente.
Nuova è la funzione Hdr (High Dynamic Range), disponibile in Modifica, che unisce fino a un massimo di cinque foto scattate con esposizioni diverse. Il programma elimina da solo i dettagli che si sono spostati tra uno scatto e l’altro (l’efficacia è discreta) e al termine di una procedura totalmente automatica offre all’utente sei preset di mappatura tonale, per generare effetti cromatici che vanno dal naturale e realistico allo psichedelico. I risultati ottenibili sono buoni e per di più è possibile giocare con numerosi parametri per variare la visibilità dei bagliori, dei bordi, dei dettagli e della tonalità dei colori. Infine, l’ultima novità – solo per le installazioni a 64 bit – riguarda la creazione di slide show con una risoluzione di 2.048 x 1.152 (2K) o di 4.096 x 2.304 pixel (4K), completi di transizioni, pan e zoom, titoli e musica di sottofondo. Le presentazioni sono salvabili come file Mpeg-4/H.264 oppure Wmv.
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