Audio Director
Questo programma, come lascia chiaramente intendere il nome, è specializzato nell’elaborazione e nella pulizia dell’audio (può rimuovere il rumore di fondo e i disturbi localizzati). Inoltre permette la sincronizzazione della colonna sonora con il filmato, grazie a un’anteprima video integrata nella sua interfaccia. In registrazione permette di arrivare a un massimo di 99 tracce, con una frequenza di 192 kHz e una profondità di 32 bit.
Nell’area di lavoro di Audio Director i suoni appaiono come forme d’onda oppure in modalità spettrale (dominio delle frequenze), suddivisi nelle diverse tracce. L’interfaccia del programma è ripartita in quattro sezioni: Modifica, per l’applicazione degli effetti di base; Ripristina, per l’eliminazione dei disturbi; Mix, per l’elaborazione multi traccia; infine Creare Cd (una delle novità significative di questa edizione) per la masterizzazione dei dischi ottici audio.
Il nuovo AudioDirector 4 include Transizione Smart, un algoritmo che crea in automatico una dissolvenza incrociata tra due clip adiacenti (solo stereo). Per evitare passaggi bruschi o sgradevoli dal punto di vista musicale, il software non solo applica un fade ma adegua gradualmente il tempo del primo clip a quello del secondo, grazie al calcolo automatico del numero di battute al minuto (ma si può anche impostarlo a mano). Transizione Smart offre poi le modalità Dj Scratch e Ripetizione Smart, che però non producono risultati molto validi. Nuovo è il filtro per rimuovere i ronzii (hum) dovuti alla corrente alternata di rete. Il filtro è inserito nel wizard Rimozione fischi e offre i preset per le frequenze di 50 e 60 Hz, con o senza armoniche. È anche disponibile una funzione di ricerca automatica per i casi più difficili. Sempre nel settore effetti sono diventati disponibili 13 nuovi filtri, come Gate rumore, Flanger, Eco, utili per conferire nuove sonorità a musiche altrimenti banali.
AudioDirector 4 può lavorare con progetti mono, stereo oppure multicanale (5.1 o 7.1) e adesso include Dispositivo panoramica audio surround, che in un’interfaccia grafica davvero intuitiva consente di posizionare i clip sonori in un ambiente virtuale composto da 2, 5.1 o 7.1 casse. Barre colorate e valori numerici vicino agli speaker indicano il volume di ogni canale, inoltre sono disponibili diversi preset per muovere la sorgente in cerchio oppure lungo un percorso diritto. È possibile anche stabilire la posizione a mano, ma in questo caso l’effetto è statico, quindi la musica arriverà dalla stessa direzione per l’intera durata del clip. In effetti è un peccato che non sia possibile stabilire il percorso nel tempo con i key frame: gli effetti audio ottenibili sarebbero molto interessanti. L’esportazione di un progetto con l’audio multicanale avviene unicamente in formato Wave multi traccia; per la compressione bisogna ricorrere a software di terze parti.
Conclusioni
L’impressione che abbiamo avuto di questa suite è positiva: i programmi hanno interfacce semplici e ordinate, gli strumenti sono numerosi e le possibilità operative veramente ampie. Naturalmente gli applicativi restano sempre in ambito amatoriale, ma sono di ottimo livello. I difetti riscontrati sono più che altro mancanze marginali che speriamo di vedere eliminate nelle future versioni, come per esempio la noiosa finestra di impostazione dei filtri Tilt-shift, Bagliore e Lente di ingrandimento in PowerDirector, e il numero limitato di profili di obiettivi per la correzione delle distorsioni ottiche in PhotoDirector.
Chiudiamo segnalando che Cyberlink non offre solo Director Suite 2 ma anche PowerDirector 12 Ultimate Suite (249,99 euro) e PhotoDirector 5 Suite (99,99 euro). Ultimate Suite è priva di PhotoDirector e quindi è rivolta agli appassionati che prediligono il video editing. Mentre PhotoDirector 5 Suite include solo PhotoDirector 5 e ColorDirector 2.
Nicola Martello