Con entrambi i pannelli è disponibile, come opzione, una webcam Full Hd (1.920 x 1.080) integrata nella cornice superiore. Se il display (e la sua scocca) rappresentano il corpo dell’Optiplex, il vero e proprio cervello è il processore, un Intel Core i7 qui nella versione 4770 S. Ricordiamo che la lettera “S” indentifica, nella classificazione Intel, i processori desktop a consumo ridotto: a differenza del 4770 “standard”, che ha un Tdp di 84 watt, il 4770 S è limitato a 65 watt massimi. Questo si ripercuote sulla frequenza operativa, che nel “S” è di 3,1 GHz, mentre nel modello standard è di 3,4 GHz (ma in entrambi i casi la frequenza in modalità Turbo sale fino a 3,9 GHz).
Invariate, invece, tutte le altre caratteristiche tecniche: entrambi i modelli sono quad core con HyperTreading (che porta a otto il numero di thread contemporanei) dotati di 8 Mbyte di cache L2. Anche il motore grafico integrato è identico, visto che in entrambi i casi è una soluzione HD Graphics 4600, con 20 Execution Unit dalla frequenza base di 350 Mhz (che raggiunge i 1,2 GHz in modalità Turbo). Le prestazioni fatte registrare nei benchmark dall’Optiplex 9020 AIO sono di altissimo livello, con un punteggio ben superiore ai 200 punti nel Sysmark 2012, da sempre il più severo banco di prova. Si tratta quindi di una soluzione decisamente performante, adatta anche alla creazione di contenuti multimediali e non semplicemente a soddisfare le normali esigenze degli applicativi office. L’unico possibile limite è nella grafica 3D, ambito per cui questa piattaforma non è stata progettata.
Per quanto riguarda lo storage, a differenza di molte altre soluzioni concorrenti che si affidano a Ssd o dischi magnetici da 2,5″, Dell si è affidata a un’unità da 3,5″ della famiglia Barracuda 7200.12 di Seagate. Anche se è indubbiamente più lento di un Ssd, questo disco ha però una velocità di rotazione di 7.200 giri al minuti, che lo posiziona un gradino sopra i dischi da 2,5“, molto spesso limitati a 5.400 rpm. Non deve inoltre sorprendere la capacità apparentemente limitata (‘solo’ 500 Gbyte), taglio più che sufficiente in un ambiente aziendale, dove a monte si trovano (o si dovrebbero trovare) soluzioni di storage dedicate.
Tutti i nuovi sistemi della famiglia Optiplex 9020 possono inoltre lavorare direttamente in cloud grazie alla funzionalità proprietaria Cloud Desktop, una tecnologia integrata di virtualizzazione delle applicazioni e del desktop di Dell Wyse WSM. Con Dell Cloud Desktop in configurazione stateless e diskless, le funzionalità possono essere condivise tra una serie di utenti virtuali, in un ambiente estremamente sicuro con storage e gestione centralizzati. Completa la dotazione hardware un lettore di memory card e un masterizzatore ottico multiformato, in grado di leggere e scrivere praticamente tutti i tipi di supporti ottici (con la sola esclusione dei Blu-ray) e con meccanica tradizionale a cassetto. Dal punto di vista delle connessioni di rete, oltre alla porta Gigabit Ethernet, l’Optiplex 9020 integra un modulo Intel Centrino Advanced N 6235 compatibile sia con i protocolli 802.11 abgn che con quelli Bluetooth 4.0.
Davvero soddisfacente la dotazione di porte, che include, oltre alla già citata Rj45, sei porte Usb (di cui due di tipo 3.0) posteriori, due porte Usb (entrambe 3.0) laterali, tre mini jack audio e perfino l’ormai obsoleta Ps/2. Presenti, infine, due uscite video (Vga e Hdmi), che possono essere pilotate dalla Gpu per gestire configurazioni multi monitor (fino a 3). In definitiva l’Optiplex 9020 AIO si è dimostrato un sistema molto potente e versatile, adatto a chi vuole le prestazioni di un desktop business di fascia alta, ma in un formato compatto. Con il plus, in questo caso, di un display touchscreen.
Eugenio Moschini