La versione di Pro Tools inclusa nel pacchetto Avid Recording Studio è la SE, che permette di registrare contemporaneamente due tracce audio. Il software impone anche limiti sul numero massimo di tracce del progetto (16), su quelle degli strumenti virtuali (8) e sul numero di effetti audio (20). Si tratta di restrizioni ragionevoli considerando il prezzo e il tipo di utilizzo per cui il pacchetto viene proposto. Il software mette a disposizione alcuni brani dimostrativi, catalogati per genere (R&B, Blues, Country, Latina, Reggae, Rock, Classica, Funk, Jazz, Pop) e utili soprattutto per comprendere meglio il funzionamento del programma.
Pro Tools SE include, tra l’altro, una serie di sessioni preimpostate (Piano, Chitarra, Tastiere, Loop, Canto, Strumento acustico, Podcast, Colonna sonora, Scrittura di canzoni) utilizzabili come punto di partenza nei vari ambiti d’impiego del pacchetto. Ovviamente, gli utenti più esperti hanno la facoltà d’iniziare con una sessione vuota e inserire e impostare una dopo l’altra le tracce necessarie.
Pro Tools SE permette d’inserire fino a tre effetti in serie per ogni traccia audio.
In fase di registrazione, il software permette di selezionare il canale da utilizzare in ingresso (1 per il microfono, 2 per lo strumento) e di applicare uno dei preset disponibili, chiamati Audio Effect Settings (purtroppo la traduzione del software non è completa). I preset sono circa una ventina e spaziano dalla voce alla chitarra (elettrica o acustica), senza dimenticare basso e batteria. A ognuno possono corrispondere uno o più effetti o processori di dinamica (per esempio, compressore e riverbero), che vengono già configurati in serie sul canale. Naturalmente, tutti i parametri degli effetti sono modificabili a piacere. In alternativa, chi sa già di cosa ha bisogno può selezionare uno per uno gli effetti da inserire su ogni traccia, fino a un massimo di tre in serie. Tra quelli disponibili, segnaliamo Guitar Amp, che può essere usato per registrare in diretta una chitarra elettrica o un basso simulando il suono dell’amplificatore a cui abitualmente si collegano.
Pro Tools SE include anche un centinaio di strumenti virtuali per riprodurre il suono di uno strumento a partire dalla sua partitura. Come sorgente si può utilizzare una traccia Midi, si può collegare una tastiera o semplicemente si può sfruttare l’editor Midi integrato nel programma per comporre una semplice traccia musicale.
L’applicazione include un editor di spartiti (editor partitura) che permette di comporre musica scrivendo le note sul pentagramma. Per utilizzare uno strumento virtuale in un progetto basta inserire una traccia non di tipo audio, ma di tipo strumento.
I brani dimostrativi inclusi in Pro Tools SE sono utili per familiarizzare con il software e apprenderne le principali funzioni.
Come tutti i sequencer, Pro Tools prevede anche la possibilità d’inserire loop musicali da utilizzare per arricchire una registrazione o comporre pezzi originali. Questa edizione dell’applicazione include circa 3 Gbyte di loop divisi in base al genere e allo strumento: utilizzarli è molto semplice, basta trascinarli dal pannello Loop su una qualsiasi traccia audio del progetto, nella posizione preferita.
Per ciascuno viene indicato chiaramente il tempo metrico (numero di battute al minuto), il genere, lo strumento, il carattere, la scala e la durata. Pro Tools include anche una scelta abbastanza limitata di loop per strumenti virtuali, da utilizzare solo sulle tracce di tipo strumento.
Il software non funziona quando l’interfaccia M-Audio è scollegata dal computer; inoltre richiede esclusivamente i prodotti M-Audio Usb o Firewire compatibili. Schede audio anche professionali di terze parti sono escluse. Dato lo stretto legame con l’hardware, per rendere ancora più semplice la configurazione il pannello Preferenze non richiede di specificare i parametri di latenza, ma permette di scegliere la modalità di lavoro preferita tra le due disponibili: Registrazione o esecuzione (in cui viene minimizzata la latenza) e Missaggio o produzione (in cui si dà la priorità alla riproduzione delle tracce già registrate, a scapito della latenza). L’interfaccia M-Audio, invece, può essere usata anche con altri sequencer software, in particolare con quelli compatibili con Asio 2 (su Windows) o con Core Audio (su Mac OS X).
Durante le prove, per esempio, non abbiamo avuto problemi con Cockos Reaper sotto Windows 7.