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ZiiSound D5X: bluetooth e audio di qualità , un binomio possibile

Davide Piumetti | 23 Maggio 2012

Audio

Le impressioni ricavate dalle numerose sessioni d’ascolto sono state positive. Il D5x ha esibito un suono pieno e sufficientemente profondo […]

Le impressioni ricavate dalle numerose sessioni d’ascolto sono state positive. Il D5x ha esibito un suono pieno e sufficientemente profondo in rapporto alle sue dimensioni, con una gamma media precisa e dettagliata e bassi presenti e controllati. Sugli alti ha risentito un po’ la mancanza di un tweeter dedicato: i due woofer full range hanno svolto il proprio compito in maniera efficace, ma non sono riusciti a raggiunge quelle frequenze più alte che aggiungono vivacità  e ariosità  alla scena sonora. La timbrica generale non può certo definirsi cupa o chiusa, ma solo leggermente meno brillante dell’ottimale. Il massimo livello audio prodotto dal sistema è notevole e libero da distorsioni avvertibili. La musica non perde coerenza nemmeno a tutto volume e ciò consente di sonorizzare agevolmente anche ambienti di medie dimensioni. Lo ZiiSound non è assolutamente paragonabile, sotto questo profilo, a una boombox, ma piuttosto a un sistema che, nonostante le piccole dimensioni, coniuga efficacemente una qualità  di riproduzione medio/alta con una pressione sonora realistica. Il controllo del volume è comodo ma poco progressivo, poiché il livello d’uscita resta basso fino a circa 5-6 tacche per poi aumentare rapidamente. In compenso, il sistema digitale con sensore sensibile al tocco e scala illuminata è efficiente e accattivante sul piano estetico, soprattutto in condizioni di bassa luminosità . Peccato per l’assenza di un tasto mute sul dispositivo, utile per silenziare rapidamente l’impianto per un breve arco di tempo.

Nel corso dei test abbiamo utilizzato sia tracce audio compresse in formato lossy (Mp3 con bitrate variabile fino a 320 kbps) sia file lossless (Flac) e non compressi (Wav) in standard Cd-Audio (16 bit a 44,1 kHz e gamma dinamica di 96 db), sfruttando in questo caso il codec aptX. In tutte le condizioni non si sono registrate cadute del segnale o difficoltà  di sincronizzazione fino alla distanza di circa 10 metri (la portata dichiarata) sia in spazio aperto sia attraverso pareti divisorie. In tema di connettività , segnaliamo la presenza sul D5x di un ingresso ausiliario che accetta un mini jack da 3,5 mm ed estende la compatibilità  a qualsiasi dispositivo audio collegabile (con il cavo fornito in dotazione) attraverso l’uscita di linea o cuffia.

Integrato al sistema base, il subwoofer DSx ha confermato la propria presenza in modo deciso e gradevole, non solo per l’apporto alle frequenze più gravi, ma anche per l’incremento alla dinamica generale. Per esempio, il basso di Roger Waters in Money (Pink Floyd – The dark side of the moon) o il lungo assolo di batteria di John Boham nella versione live di Moby Dick (Led Zeppelin – The song remains the same) sono stati riprodotti con buon impatto e dinamismo, senza code o risonanze indesiderate. Da questo comportamento ha tratto vantaggio anche la gamma media e medio-alta, che ha guadagnato in precisione e capacità  di localizzazione degli strumenti all’interno del fronte sonoro. In alcune occasioni, tuttavia, soprattutto con brani compressi a bitrate non elevato (sotto i 192 kbps), l’effetto del subwoofer ci è parso un po’ slegato e ha generato un’avvertibile perdita di coesione generale: in questi casi è stato sufficiente regolarne l’emissione per riportare la presenza dei bassi a livelli più equilibrati.

In conclusione, lo ZiiSound D5x ci ha convinto sotto ogni aspetto, soprattutto quando accoppiato al subwoofer DSx. Il prezzo di listino un po’ elevato è giustificato dalla buona qualità  e versatilità  del prodotto.

A pagina 3 approfondimento: Il Bluetooth e lo streaming audio

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