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HowTo | Utility

Come bypassare la richiesta di registrazione sui siti Web con BugMeNot

Alfonso Maruccia | 12 Agosto 2019

Servizi Web

BugMeNot è un servizio che da decenni promette di “liberare” gli utenti dall’obbligo di registrare account in giro per il […]

BugMeNot è un servizio che da decenni promette di “liberare” gli utenti dall’obbligo di registrare account in giro per il Web. Una promessa che va verificata sul campo in ogni occasione.

Attivo in Rete dall’oramai lontanissimo 2003, BugMeNot è uno di quei bookmark “indispensabili” che non possono mancare tra i preferiti di qualsiasi utente. L’obiettivo dichiarato del servizio è fornire credenziali di accesso “universali” per quei siti Web che richiedono la registrazione obbligatoria di un account – anche nel caso in cui il nostro interesse per il sito in oggetto fosse limitato a un singolo link o un singolo contenuto video.

L’uso di BugMeNot non potrebbe essere più essenziale: basta visitare la homepage del servizio, incollare l’URL del sito su cui non vogliamo registrare un account personale – possibilmente nella forma più semplice ed “essenziale” del dominio corrispondente – e premere sull’icona della lente di ingrandimento per cercare le credenziali di accesso di terze parti.

Nel migliore dei casi, la ricerca ci presenterà un elenco di account “fittizi” (nome utente, password, eventuali dati aggiuntivi) per cui verranno indicati la percentuale di successo nel login – valore influenzato dai voti che gli utenti possono rilasciare tramite le due icone a destra di ogni account – il numero dei voti e l’età dell’account.

BugMeNot

Per fare un esempio concreto, qualora volessimo consultare un video-approfondimento sulla band inglese dei Radiohead su Rai Play senza registrare un nuovo account, potremo cercare https://www.raiplay.it su BugMeNot per ottenere i risultati indicati nell’immagine qui in alto.

Come prevedibile, ogni ricerca su BugMeNot può presentare account non più funzionanti o troppo vecchi, quindi spetta all’utente verificare ogni volta l’utilità dei dati messi a disposizione dal servizio. La “moralità” di un sito come BugMeNot è più che giustificata dalla costante, fastidiosa e assolutamente inutile richiesta di registrare un account personale per qualsiasi attività di rete, su “piattaforme” Web più o meno istituzionali come sull’ultimo blog personale.

D’altronde, nel caso in cui le piattaforme di cui sopra volessero essere escluse dal database di BugMeNot, basta contattare gli amministratori del servizio e richiedere l’inserimento nella blacklist dei siti “vietati” in caso di community partecipative in stile Wikipedia, offerte pay-per-view o per potenziali rischi di frode.