Un disco allo stato solido non ha la necessità , per la propria costruzione, di una vera e propria manutenzione meccanica. Ci sono però alcuni accorgimenti che possiamo prendere per far funzionare al meglio il prodotto, sulla falsariga di quanto faremmo meccanicamente con un disco magnetico.
Non spegnermi
La prima è quella di disabilitare il sistema di risparmio energetico del disco che permette al sistema operativo di staccare l’alimentazione globale del prodotto in modo da risparmiare energia ed evitare (nei vecchi dischi meccanici) che i piatti continuino a ruotare anche quando non necessario, con problemi di rottura non indifferenti qualora il disco subisse un colpo diretto. Ovviamente per un disco allo stato solido questo problema non sussiste, la possibilità di spegnere il disco elimina solo una piccola parte del consumo energetico della macchina, e non rappresenta un vantaggio tangibile tranne che in situazioni estreme.
Un disco allo stato solido in standby consuma infatti meno di 0,5 watt, un valore paragonabile a quello delle luci che retroilluminano la tastiera o a quella che indica che il sistema è acceso.
Il grande ammontare di Ram nei Pc moderni fa però si che questo spegnimento avvenga piuttosto spesso, visto che il disco non sempre viene chiamato in causa in un utilizzo quotidiano del sistema. Numerosi cicli di spegnimento e accensione sono però deleteri e quindi risulta più agevole disabilitare questa funzione per prevenire problemi.
Sul sistema operativo Windows è sufficiente accedere al Pannello di controllo e alle Opzioni di risparmio energia, selezionando Modifica combinazioni per il risparmio energia. Selezionando Cambia impostazioni avanzate risparmio energia è poi sufficiente cercare l’opzione Disco rigido e impostare a 0 il contatore per la disattivazione del disco, che ha il significato di non disattivare mai il dispositivo.
In ambiente OS X la procedura è simile, basta infatti andare in Preferenze di sistema, Risparmio Energia e disattivare l’opzione Metti in stop il disco rigido quando è possibile. Semplice e immediato, il sistema non spegnerà mai il disco allo stato solido evitando il perdurare di continui cicli di accensione e spegnimento deleteri per il dispositivo.
Nessuna paura delle cadute
Moltissimi computer portatili, sia di stampo Pc sia di produzione Apple, integrano al loro interno un software in grado di dialogare con un accelerometro che viene utilizzato per capire quando il sistema sta subendo una caduta o un urto accidentale, in grado (sui dischi meccanici) di rovinare irreparabilmente la meccanica. Quando attivato scatta infatti un comando che blocca istantaneamente l’operatività del disco, parcheggiando la testina di scrittura in modo sicuro e interrompendo tutte le operazioni.
Sui dischi allo stato solido l’intervento di questo sensore non è utile a prevenire nessun tipo di danno, ma risulta quasi dannoso in quanto il disco viene spento e bloccato di colpo quando non necessario. È possibile spegnere tale servizio sia in ambiente Windows sia OS X, in maniera molto differente (e per una volta più complessa su sistema Apple).
Da Windows è infatti sufficiente accedere al menu di configurazione scrivendo Msconfig nella barra di ricerca del pulsante Start, cercare nella scheda Avvio il servizio FF_Protection_Application e rimuovere la spunta al suo avvio automatico.
Su OS X è invece necessario aprire il Terminale (Utility nel menu Finder) e scrivere alcune righe di comando. Per determinare lo stato del sensore di caduta è sufficiente scrivere
sudo pmset -g
e premere invio. Dopo aver inserito la password di amministratore si otterrà un valore numerico atto a indicare lo stato del sensore: 0 significa che è disattivato, mentre 1 che è attivo.
Per disabilitarlo è dunque sufficiente scrivere il comando:
sudo pmset -a sms 0
e fornire la password di amministrazione. È buona norma ripetere il comando di interrogazione precedente per capire se l’operazione ha avuto successo.
In caso si volesse riattivare il sensore il comando da dare è l’esatto opposto:
sudo pmset -a sms 1
Davide Piumetti
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