I tablet non si vendono così bene come ai tempi del boom di qualche anno fa, ma rappresentano ancora una valida soluzione se vi serve un dispositivo più compatto e maneggevole di un notebook. Oltre ai tablet veri e propri ci sono i dispositivi 2-in-1, che hanno in aggiunta una tastiera staccabile. Questi ultimi costano di più ma sono disponibili anche con Windows 10. Alcuni modelli, come Microsoft Surface Pro 4, Samsung TabPro S o Huawei Matebook hanno poco da invidiare per potenza e funzioni a un tradizionale notebook. I costi però sono ben diversi: se un buon tablet Android può essere acquistato con 200 euro, un 2-in-1 recente con Windows 10 viaggia intorno ai 1.000 euro.
I modelli con Android
Se cercate un tablet base, evitate i modelli da 100 euro o persino meno: sono poco più di giocattoli. In particolare state attenti a memoria e versione del sistema operativo: non comprate nulla che non abbia almeno 1 Gbyte di Ram (meglio 2 GB) e almeno 16 Gbyte di memoria interna. Il sistema operativo deve essere aggiornato o aggiornabile alla versione 5 (Lollipop), molto meglio se è la 6 (Marshmallow). Con Android 4.4 andrete incontro a problemi di compatibilità con le app recenti e a potenziali rischi per la sicurezza.
Il display è importante
Un componente di qualità molto variabile è il display. Sconsigliamo i modelli con schermo da 7 pollici: sono troppo piccoli per un utilizzo proficuo, in particolare le pagine Web risultano poco leggibili e si deve ricorrere di continuo allo zoom. Meglio i modelli da 8″ oppure 10 pollici: proprio questi ultimi sono la scelta più ampia nella fascia media. La qualità del pannello può essere molto diversa: scegliete sempre un tablet di produttore noto e affidabile e lasciate quelli sconosciuti sullo scaffale. Il rischio è quello di spendere dei soldi in un prodotto che sparirà dal mercato in breve tempo, con una casa madre che non fornisce assistenza e di cui non ci saranno più aggiornamenti software. La qualità del display è importante non solo per la resa visiva, ma anche per la precisione del touchscreen. Abbiamo visto tanti modelli super economici che non sempre “sentono” il click con le dita o hanno un ritardo nella risposta.
I 2-in-1 con Windows 10
Qui si entra in tutt’altra tipologia di prodotto, anche se di base si tratta sempre di tablet. Le dimensioni del display variano tra 10 e 12 pollici, la tastiera può essere rigida o morbida e la piattaforma hardware interna è molto più potente rispetto a un modello con Android. Questo perché Windows 10 e le applicazioni x86 sono molto più esigenti rispetto alle più semplici app per Android o iOS.
Il primo fattore discriminante è proprio il processore. In commercio ci sono diversi dispositivi 2-in-1 a 200-300 euro con a bordo un processore Intel Atom Z3000 e 2 Gbyte di Ram: ebbene, questa piattaforma è del tutto inadeguata per un utilizzo comodo dell’ultimo sistema operativo di Microsoft. Sono sistemi molto lenti, con una memoria interna risicata che non lascia spazio all’installazione di programmi o ai propri dati. Se il disco è da 32 Gbyte si è costretti ben presto all’utilizzo di una lenta scheda micro Sd col risultato di rendere il sistema ancora meno reattivo. Per utilizzare agevolmente Windows 10 ci vuole un processore Core m, affiancato da 4 Gbyte di Ram e da 64 Gbyte di storage interno. Se il budget non lo consente è meglio orientarsi su un notebook da 15″ o su un tablet Android. Su un 2-in-1 controllate sempre l’espandibilità , come la presenza dello slot micro Sd o il numero di porte Usb, e anche la dotazione di serie che può prevedere o meno la tastiera e il pennino.
La connettività 4G
Un tablet 4G è diventato raro da trovare; fanno eccezione gli iPad, da sempre disponibile in doppia versione. Paradossalmente, è più facile trovare un modulo 3G/4G integrato in un tablet da 80 euro piuttosto che su un 2-in-1 da 1.200 euro (e ciò dovrebbe far sorgere spontanea qualche domanda sulla qualità dei primi). A nostro avviso la connettività 4G è vitale in un tablet, proprio per la sua natura di oggetto portatile. Se il tablet è disponibile anche con il 4G, consigliamo di spendere qualche decina di euro in più per averlo sempre disponibile.