Creare una casella Gmail è sempre più difficile, perché quasi tutte le combinazioni più comuni sono ormai state registrate: quasi nessuno troverà disponibile il classico indirizzo nome.cognome@gmail.com. Ed è anche inutile tentare con variazioni sul tema, come per esempio nomecognome@gmail.com, poiché il servizio di Google considera equivalenti le versioni con e senza punto che separa le due parti dell’indirizzo: questo comportamento, che non fa parte dello standard descritto nell’RFC 3696, può però essere sfruttato a proprio vantaggio. Chi utilizza lo stesso account per i messaggi personali e lavorativi può comunicare ad amici e colleghi due versioni diverse dell’indirizzo (con e senza il punto tra nome e cognome, per esempio) per dividere in maniera rapidissima e automatica, utilizzando un filtro, le missive professionali da quelle private.
Utilissimo è anche il carattere “+”: Gmail, infatti, trascura tutto quello che segue questo segno, pur mantenendolo all’interno dell’indirizzo. Grazie a questa caratteristica si possono escogitare strategie che prevedono l’uso sapiente dei due caratteri per garantire maggiore leggibilità a un indirizzo poco espressivo, aggiungendo punti per separare le parole o parti di testo dopo un carattere +. Inoltre, con questo sistema potrete facilmente identificare eventuali sorgenti di spam o newsletter che volete separare dal resto dei messaggi: basta aggiungere il nome del servizio al vostro indirizzo quando v’iscrivete (usando una sintassi come nome.cognome+nome_sito@gmail.com) per semplificare moltissimo le operazioni di catalogazione e filtraggio dei messaggi in arrivo.