Domanda: Per diversi anni sono stato un accanito sostenitore di Firefox. Ho sempre ritenuto il browser di Mozilla la scelta migliore sotto il punto di vista delle funzionalità , dell’efficienza e soprattutto della sicurezza. Una delle poche cose che mi lasciava perplesso era lo schema di numerazione che prevedeva il continuo rilascio di versioni aggiornate ed il sistema automatico di scaricamento ma alla fine mi ero rassegnato a questa scelta degli sviluppatori… fino a Firefox 29! Con questa versione il browser di Mozilla ha subito una involuzione tale da renderlo inutilizzabile! La tradizionale interfaccia grafica, chiara e funzionale, è stata sostituita da una barra curvilinea di colore blu elettrico. Ma non è tutto! Firefox è ora diventato lentissimo e possono essere necessari anche più di 5 secondi tra il momento in cui si clicca sull’icona a quando appare la finestra di navigazione. Con la versione precedente la stessa operazione era pressoché istantanea! Infine, anche durante l’accesso ad alcuni siti web tra i più comuni, si sono verificati errori che hanno portato alla chiusura del programma. Ho tentato di risolvere il problema reinstallando la versione precedente (Firefox 28) e disabilitando la funzione di aggiornamento automatico. All’inizio tutto ha funzionato correttamente ma il giorno dopo, nonostante le mie impostazioni, è scattata di nuovo la procedura automatica che ha reinstallato la versione successiva! Chiedo quindi il vostro aiuto: come posso fare per mantenere Firefox 28? Esistono altri browser che possono utilizzare i plug-in di Firefox? Come potete immaginare ho già provato sia Internet Explorer sia Chrome di Google e non li ho trovati adeguati alle mie necessità !
Risposta: Con la versione 29 (e successive) Firefox ha adottato una nuova interfaccia grafica che mira ad uniformare la modalità di fruizione di questo browser su smartphone, tablet e computer da scrivania. Questa scelta non è stata apprezzata dagli utenti più affezionati che non hanno risparmiato dure critiche nei forum degli sviluppatori della Mozilla Foundation. Da un lato si sono schierati gli utenti secondo i quali le innovazioni servono a riguadagnare il terreno perduto nei confronti degli altri browser (e in particolare di Google Chrome), dall’altro lato i più tradizionalisti che vorrebbero perdere meno tempo dietro a interfacce barocche e incanalare invece lo sviluppo verso funzionalità avanzate e l’ottimizzazione del codice esistente.
In base alla nostra esperienza possiamo confermare che la nuova versione del browser di Mozilla è più pesante della precedente e questa caratteristica diventa evidente sui computer meno potenti come quelli basati su hardware datato oppure sui netbook. In precedenza Firefox era considerato il browser più adatto proprio per le configurazioni di questo tipo. In attesa che le nuove versioni di Firefox vengano ottimizzate esistono alcune alternative: ad esempio si potrà prendere in considerazione l’utilizzo della versione Esr (Extended Support Release) del browser di Mozilla. Questa versione è dedicata alle aziende che hanno bisogno di una versione stabile sulla quale costruire un ambiente di lavoro e non possono seguire aggiornamenti continui come il ciclo breve adottato dagli sviluppatori di Mozilla per la versione mainstream. Firefox Esr (al momento in cui scriviamo è disponibile la versione 24.6) integra tutti gli aggiornamenti relativi alla sicurezza ma è basato su una base di codice sorgente più conservativa e continua quindi ad utilizzare l’interfaccia tradizionale.
La versione Esr di Firefox può essere scaricata a questo indirizzo. In alternativa alla versione Esr è possibile reinstallare la versione 28 di Firefox, ovvero l’ultima dotata dell’interfaccia classica. Per ottenere il file di installazione è possibile fare riferimento all’archivio storico a questo indirizzo. Una volta scaricato l’eseguibile sarà possibile procedere alla rimozione della versione attuale del browser mediante l’applet di gestione delle applicazioni nel Pannello di controllo. In questa operazione bisogna fare attenzione ad eliminare anche il Mozilla Maintenance/Updater. Infatti, se si lascia questo componente nel sistema, Firefox potrebbe aggiornarsi anche quando le impostazioni relative allo scaricamento automatico sono disabilitate.
Durante la disinstallazione accertatevi di togliere il segno di spunta relativo alla cancellazione del profilo utente e dei dati personali. Così facendo, una volta completata la reinstallazione della versione precedente di Firefox si avranno a disposizione i propri segnalibri e le impostazioni personalizzate. Una volta ripulito il sistema lanciate l’installer di Firefox 28. Abbiate cura di selezionare la procedura personalizzata che consentirà di gestire le impostazioni necessarie ad evitare l’aggiornamento automatico. Togliete quindi il segno di spunta all’opzione Installa servizio di manutenzione e portate a termine l’operazione. A questo punto accedete alla sezione Opzioni del menu Strumenti, fate clic su Avanzate (l’icona con l’ingranaggio), entrate nel segnalibro Aggiornamenti e mettete il segno di spunta su Non cercare aggiornamenti. Confermate la scelta premendo Ok. Infine, per disabilitare anche la ricerca di nuove versioni tramite la voce Informazioni su Firefox del menu Aiuto agite come segue:
1) digitate about:config nella barra indirizzi per accedere al menu di configurazione,
2) cercate le opzioni app.update.auto app.update.enabled app.update.silent e assegnate ad ognuna di esse il valore booleano false,
3) cercate poi le opzioni app.update.url app.update.url.details e assegnategli il valore stringa vuota.
Chiudete Firefox e riapritelo. Con queste modifiche il browser non dovrebbe più essere in grado di eseguire in maniera automatica la procedura di aggiornamento. Come ulteriore alternativa all’utilizzo di Firefox 28 o della versione Esr, segnaliamo anche PaleMoon. Questo programma di navigazione è direttamente derivato da Firefox ma pone particolare attenzione all’ottimizzazione delle prestazioni e alla sicurezza informatica. In particolare sono disponibili versioni specifiche per i sistemi operativi a 64 bit, per i processori Intel Atom dei netbook, per Linux e perfino una versione “portable”. PaleMoon è inoltre del tutto equivalente a Firefox nella gestione del plug-in e può quindi attingere alla vasta libreria di componenti aggiuntivi sviluppati per il browser di Mozilla.