I vantaggi dei dischi a stato solido sono stati il motore dell’innovazione informatica degli ultimi anni. Veloci, poco assetati di energia, ideali anche sui sistemi portatili. Come ci scrivono diversi lettori però su alcuni notebook, equipaggiati con doppia unità a disco, per poter adottare un disco SSD occorre prestare molta attenzione. Vediamo un esempio pratico.
Il notebook Asus N750JV è dotato di un sottosistema dischi molto efficiente. In particolare questo modello è equipaggiato con una coppia di hard disk Western Digital Black da 750 Gbyte ognuno. Queste periferiche sono tra i dischi a piattelli magnetici più efficienti disponibili sul mercato. Prima di sostituire uno degli hard disk con una unità Ssd bisogna considerare alcune peculiarità della piattaforma hardware: è infatti possibile che i due dischi fissi siano stati configurati in modalità Raid. In tal caso la rimozione del disco richiede di riconfigurare il tutto in modalità Ahci, con la possibilità che si renda necessario procedere alla reinstallazione o al ripristino del sistema operativo.
Se invece i due hard disk sono già configurati in modalità Ahci sarà sufficiente trasferire il contenuto del disco destinato all’archiviazione sull’unità dalla quale si avvia il sistema operativo. Una volta eseguita questa operazione sarà possibile scollegare l’hard disk secondario, ormai vuoto, liberando così un alloggiamento da 2,5 pollici nel quale sarà possibile collocare l’unità Ssd desiderata.
Per quanto riguarda l’Ssd Samsung 950 Pro, questa unità è conforme allo standard Nvme ed è dedicata ai sistemi dotati di interfaccia M.2. Nelle specifiche tecniche del notebook Asus N750JV non viene menzionata la presenza di un connettore di questo tipo ed è quindi probabile che si dovrà ripiegare su una unità Ssd dotata del più tradizionale connettore Serial Ata III (6,0 Gbit/s). Questa interfaccia è quella attualmente utilizzata dall’hard disk Western Digital. Una unità Ssd di questo tipo potrà essere installata nell’alloggiamento appena liberato rimuovendo il disco fisso.
Una volta riassemblato il computer nella nuova configurazione si potrà procedere allo spostamento del sistema operativo sull’unità Ssd. Questa operazione può avvenire sia tramite un software di clonazione (che potrebbe però rendere necessaria una nuova attivazione tramite il servizio clienti di Microsoft) sia eseguendo una reinstallazione da zero di Windows. In conclusione, l’operazione è sicuramente fattibile e consentirà di migliorare le prestazioni del computer, ma sarà laboriosa e richiederà un po’ di pazienza per riportare il computer alla piena operatività .