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Istituto Smithsonian

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Istituto Smithsonian, 3 milioni di immagini nel pubblico dominio

Alfonso Maruccia | 19 Giugno 2020

Grafica Servizi Web

L’Istituto Smithsonian ha di recente distribuito quasi 3 milioni di immagini tramite una nuova piattaforma di accesso libero. Un “tesoro” di foto e informazioni di pubblico dominio, liberamente scaricabili e riutilizzabili da chiunque.

Lo Smithsonian Institution è uno delle più importanti istituti culturali statunitensi, un’autorità gestita e finanziata direttamente dal governo USA che gestisce 19 siti museali in varie parti del paese. Il patrimonio culturale sotto il controllo dello Smithsonian comprende qualcosa come 155 milioni di “pezzi” accorpati in diverse collezioni, e almeno una parte di questo enorme tesoro ha di recente fatto capolino online tramite una nuova piattaforma di accesso libero.

Tramite il sito Open Access, infatti, lo Smithsonian ha effettuato la digitalizzazione di 2,8 milioni di immagini ora entrate a far parte dei contenuti di pubblico dominio disponibili online. Foto storiche, riproduzioni di opere d’arte, documenti, modelli 3D esplorabili dal browser: tutto è liberamente consultabile e scaricabile tramite Open Access, e la stessa homepage del nuovo servizio fornisce (in basso) una serie di highlights di alcuni tra i migliori contenuti aggiunti di recente.

Smithsonian Open Access - 1

La macchina da scrivere portatile Olivetti 46 usata dall’autrice Octavia Butler, una statua in stile classico di George Washington, il monoplano Vega 5B dell’esploratrice Amelia Earhart, la Morte di Cleopatra, il casco protettivo usato da Muhammad Ali e tanto, tanto altro ancora: Smithsonian Open Access raccoglie dati, informazioni e materiali digitalizzati da tutti e i 19 i musei gestiti dall’Istituto, centri di ricerca, librerie, archivi e tutto quanto.

Smithsonian Open Access - 2

Tutte le immagini e i modelli 3D di Open Access sono forniti al pubblico con licenza Creative Commons, il che equivale a dire che chiunque, da qualunque parte del mondo, può scaricare, usare, riusare, rielaborare, remixare come meglio preferisce le immagini di cui sopra.

Ed è solo l’inizio: l’Istituto Smithsonian ha promesso di portare online 200.000 immagini aggiuntive nel corso del 2020, con l’obiettivo finale (e ambiziosissimo) di digitalizzare la sua collezione di 155 e più milioni di pezzi per metterla a disposizione del mondo interconnesso.