Grazie a SpeedTest.net, Fast.com e altri servizi del genere, gli utenti hanno davvero l’imbarazzo della scelta quando si tratta di misurare le prestazioni di una connessione a Internet vecchia o nuova. Speed Test di Cloudflare entra di diritto nel novero dei siti testa-connessione, ma vuole offrire alcune valutazioni aggiuntive in grado di stabilire con dovizia di particolari quanto effettivamente sia veloce la nostra connessione alla Rete telematica mondiale.
Basato su codice open source, Speed Test segue un modello di funzionamento piuttosto tradizionale: basta visitare il sito del servizio per far partire immediatamente i test di download, mentre i test di upload sono momentaneamente disabilitati per via di rapporti incorretti ricevuti su connessioni molto veloci.
Le principali misurazioni sulle prestazioni di rete si trovano nella parte alta della pagina, dove viene indicata la velocità di download, la latenza tra il client e il server di test e il valore di jitter, ovvero la differenza media tra due misurazioni di latenza consecutive. Come con la latenza, minore è il valore di jitter migliori saranno le prestazioni della connessione.
I test vengono ovviamente effettuati tramite i server appartenenti al network super-veloce di Cloudflare, e sulla parte destra della finestra di Speed Test viene fornita anche una rappresentazione (carto)grafica della distanza tra server e client.
L’utente medio può limitarsi a queste informazioni di base per valutare le prestazioni della connessione, mentre per chi volesse approfondire ancora ci sono le misurazioni dettagliate nella parte inferiore della pagina. Per ogni test di download, Speed Test fornisce i dettagli dei vari passaggi che è possibile consultare espandendo le diverse sezioni (10kB, 100kB, 1MB e 10MB) tramite l’icona a freccia evidenziata in figura.
Nel giustificare la presenza dell’ennesimo test della connessione che fa la propria comparsa online, Cloudflare sostiene che la varietà dei servizi di benchmark è cosa buona e giusta e che l’utente non dovrebbe essere costretto a usare un solo provider per i propri test personali.
Dal punto di vista della privacy, infine, Cloudflare dice di raccogliere i dati dei test in forma anonimizzata secondo la politica sulla privacy aziendale. I dati degli utenti non verranno in ogni caso “mai venduti” a soggetti terzi ma verranno usati solo internamente, rassicura Cloudflare. E’ altresì disponibile un pulsante per scaricare i risultati in formato CSV subito dopo la barra grafica dei download, anche se nei nostri test non siamo riusciti a farlo funzionare come avrebbe dovuto.