Domanda: Per le vacanze estive ho messo in valigia un netbook Asus 1005PE per sfruttare la connettività Wi-Fi dell’albergo. Questo portatile, basato su Windows 7 Starter Edition, ha una configurazione hardware ormai inadeguata per garantire un utilizzo produttivo degli applicativi di ultima generazione. Firefox può richiedere anche mezzo minuto per aprire la sua finestra e la situazione migliora solo dopo la prima esecuzione grazie ai meccanismi di caching del sistema operativo. Il livello di efficienza è comunque inaccettabile. Ho pensato di reinstallare XP al posto di Windows 7, ma la prospettiva dell’interruzione del supporto tecnico da parte di Microsoft mi ha scoraggiato dall’intraprendere questa strada. Potete suggerirmi qualche metodo per migliorare le prestazioni del netbook?
Risposta: Nonostante Microsoft abbia sviluppato la Starter Edition di Windows 7 proprio per venire incontro alle esigenze dei netbook, le risorse necessarie per l’esecuzione di questo sistema operativo rimangono comunque elevate. I meccanismi di caricamento preventivo della memoria mal si adattano a processori come gli Atom di Intel, progettati più per il risparmio energetico che per la potenza di calcolo. In questo panorama, la capacità di elaborazione che rimane a disposizione degli applicativi è molto limitata ed è quindi inevitabile che i tempi necessari per la loro esecuzione si dilatino.
Le possibilità di espansione nei portatili sono molto limitate e questo è vero ancor più per i netbook che hanno dimensioni particolarmente contenute. È generalmente possibile espandere la Ram: la maggior parte di questi computer sono forniti con 1 Gbyte di memoria, sotto forma di un modulo Sodimm di Ram Ddr2 , sostituibile con uno da 2 Gbyte.
Considerata l’avidità di Windows 7 in termini di memoria, questa operazione avrà sicuramente un effetto benefico. Per sostituire il modulo Sodimm è sufficiente svitare il perno che fissa il piccolo sportello posto sul lato inferiore del netbook, far scattare il meccanismo di ritenzione del modulo fornito a corredo e sostituirlo con quello nuovo. La memoria sarà rilevata e utilizzata automaticamente all’accensione del netbook senza bisogno d’impostazioni specifiche.
Un’altra operazione da considerare è la sostituzione dell’hard disk da 2,5 pollici con un Ssd: sono ormai disponibili unità allo stato solido a prezzi tali da renderne giustificabile l’adozione anche in configurazioni hardware di livello medio-basso.
Questa operazione, però, potrà essere considerata solo se non si ha la necessità di archiviare grandi quantità di dati: le unità Ssd entry-level hanno dimensioni contenute, di solito 128 Gbyte. Anche in questo caso la sostituzione è relativamente semplice: sarà sufficiente rimuovere l’hard disk dal netbook e collegarlo a un computer Desktop per le necessarie operazioni di trasferimento dati. Una volta completata la clonazione sull’unità Ssd si potrà reinstallare quest’ultima al posto del disco a piattelli magnetici. Alla successiva accensione il Bios configurerà l’unità Ssd ed eseguirà automaticamente le impostazioni necessarie al caricamento del sistema operativo.
Dobbiamo però evidenziare che il costo da sostenere per il miglioramento delle prestazioni è una frazione rilevante del prezzo pagato per l’acquisto del portatile, perciò spetta al lettore valutarne la convenienza. I netbook hanno peculiarità interessanti, come la lunga durata della batteria e un peso molto contenuto, ma nel frattempo sono arrivati gli ultrabook che, conservando buona parte dei vantaggi dei netbook, sono in grado di fornire prestazioni di livello superiore.