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Reti Ethernet e lunghezza dei cavi

Redazione | 17 Novembre 2009

Le connessioni Ethernet basate su cavi Utp (Unshielded twisted pair) possono raggiungere al massimo una lunghezza di 100 metri, spesso […]

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Le connessioni Ethernet basate su cavi Utp (Unshielded twisted pair) possono raggiungere al massimo una lunghezza di 100 metri, spesso ridotta a 90 metri per aggiungere un raccordo tra la presa a muro e il computer. Per superare questa limitazione è possibile utilizzare un ripetitore di segnale (repeater) da collocare al limite dei primi 100 metri e collegare a quest’ultimo un secondo cavo, raggiungendo così la distanza complessiva di circa 200 metri.

Lo stesso scopo è ottenibile utilizzando un hub invece del ripetitore oppure, preferibilmente, uno switch. Quest’ultimo ha il vantaggio, rispetto al ripetitore, di provvedere alla completa rigenerazione del segnale, eliminando le interferenze e le distorsioni dovute alla lunghezza del cavo. Il ripetitore, infatti, è un semplice amplificatore e, come tale, aumenta l’intensità  sia del segnale che trasporta i dati sia del rumore e delle eventuali interferenze. Visto il costo ormai limitato degli switch, non vi sono controindicazioni ad adottarli anche per semplici compiti di giunzione di rete come quello appena descritto. Raccomandiamo però di utilizzare, sia per i due estremi della connessione sia per lo switch di interconnessione, componenti di buona qualità , che siano quindi in grado di generare un segnale di potenza adeguata e di interpretare in maniera affidabile i pacchetti di dati provenienti dall’altra sottorete. Sono infatti noti diversi casi di schede di rete Ethernet, in particolare quelle integrate sulle schede madri, che non sono in grado di gestire cavi così lunghi a causa di un evidente deficit di potenza nel segnale.

In alternativa alla soluzione descritta è possibile adottare un collegamento di tipo differente: per esempio, i cavi coassiali Rg58 utilizzati per le reti 10Base-2, ormai limitati a installazioni specifiche, erano in grado di gestire collegamenti fino a 182 metri di lunghezza. Anche nello standard Gigabit Ethernet esistono alcune varianti specificamente progettate per risolvere problematiche di questo tipo: con interfacce e cavi 1000Base-SX è possibile raggiungere una distanza di 550 metri, con la variante 1000Base-LX il limite viene esteso fino alla considerevole lunghezza di 5.000 metri. Per adottare questi standard è sufficiente munirsi, per esempio, di router appositi da collocare agli estremi della connessione. Il resto della rete può continuare a operare secondo il più comune standard 100Base-T.

Uno dei principali produttori di apparecchiature conformi a questi standard è Cisco Systems. Esistono infine i cosiddetti Ethernet extender, ovvero dispositivi che, messi ai due estremi del collegamento, trasformano la connessione Ethernet in un collegamento proprietario ad alta affidabilità  (in grado di preservare l’integrità  dei dati su lunghe distanze) e a ritrasformarlo in Ethernet standard all’estremità  opposta. Anche questi apparecchi sono ora reperibili a costi relativamente contenuti.