Come evidenziato da un recente studio promosso da DuckDuckGo, la cosiddetta bolla di filtraggio è più viva che mai: quando digitiamo una query di ricerca su Google Search, il colosso di Mountain View ci fornisce delle SERP specificamente personalizzate per noi, per le nostre abitudini di navigazione e per quelli che, secondo gli algoritmi di Google, dovrebbero essere gli argomenti di maggior interesse per noi.
Lungi dall’essere un vantaggio, il search personalizzato di Google ci impedisce di accedere alla totalità del Web indicizzato dai motori di ricerca e ci espone a un maggior numero di link “fasulli”, realizzati al solo scopo di venderci prodotti o contenuti pensati più per promuovere il traffico SEO che per altro (le solite, spammatissime “fabbriche di contenuti” in stile eHow).
Per mitigare o eliminare del tutto il problema della bolla di filtraggio nelle ricerche Web possiamo seguire due strade, diverse eppure complementari per raggiungere l’obiettivo finale, ovvero un search “personalizzato” secondo le nostre reali esigenze e non quelle del business pubblicitario di Google, aperto al Web nel suo complesso: l’uso di un search engine alternativo e la ricerca verticale.
Motori di ricerca alternativi
La prima, più immediata soluzione contro la bolla di filtraggio consiste nell’adoperare un motore di ricerca diverso da Google, e il mercato non difetta certo di proposte in tal senso: alcuni engine alternativi degni di nota sono Bing, il già citato DuckDuckGo, Startpage e il francese Qwant.
Nei nostri test su un periodo di tempo piuttosto prolungato, DuckDuckGo ha dimostrato notevoli qualità sul fronte delle prestazioni, della rilevanza delle SERP e ovviamente del rispetto della privacy degli utenti. Startpage è utilissimo per verificare l’esistenza della bolla di filtraggio, visto che l’engine usa gli stessi risultati forniti dalle API di Google ma senza profilazione personalizzata.
Per una disamina completa dei motori di ricerca alternativi più interessanti disponibili sul mercato rimandiamo al prossimo numero di PC Professionale, dove analizzeremo in dettaglio il problema della bolla di filtraggio e le relative soluzioni.
Ricerca verticale
Un motore di ricerca verticale si distingue da un motore di ricerca Web “puro” perché animato da un focus settoriale, limitato cioè a un particolare tipo di contenuti o ad argomenti specifici. Possono ad esempio essere considerati motori verticali quello di Wikipedia, il cui database interno è composto solo da contenuti di tipo enciclopedico, AlternativeTo (dedicato alle soluzioni software alternative), Malware Wiki (virus e malware), Visual Hunt (immagini CC) e via elencando.
Visitare ogni volta la pagina home di tutti i motori di ricerca per i contenuti che ci interessano è probabilmente molto poco pratico, ragion per cui il miglior metodo che si sentiamo di consigliare per l’uso della ricerca verticale consiste nell’adozione di un browser personalizzabile come Mozilla Firefox, dunque nell’uso di un add-on come Add custom search engine per aggiungere tutti i motori di ricerca verticali che vogliamo alla barra di ricerca laterale destra.
Solo limitando al minimo l’utilizzo di Google, tramite l’impiego di motori di ricerca alternativi (il nostro preferito, al di là dei test, è al momento DuckDuckGo) o della ricerca verticale, potremo battere le perniciose conseguenze della bolla di filtraggio e accedere al Web in chiaro nella sua totalità. Fuori dal cono d’ombra del business dell’advertising di Mountain View.