Convertire un file video da un formato all’altro è un’operazione tutt’altro che semplice: le variabili in gioco sono moltissime, e può essere complicato riuscire a ottenere un file non solo compatibile ma anche ottimizzato per uno specifico device (ad esempio un riproduttore portatile, un televisore o una console). Ci sono parecchi software commerciali che possono venire in aiuto, ma anche soluzioni gratuite. Il progetto open source FFmpeg, attivo da dodici anni, offre una libreria di componenti e tool capace di gestire una moltitudine di formati e garantisce un’ottima qualità di conversione. L’uso però è davvero scomodo, dato che richiede il ricorso alla riga di comando e l’apprendimento di una sintassi tutt’altro che intuitiva. Esistono però front end grafici che permettono di sfruttare tutta la potenza di FFmpeg lavorando in un ambiente molto più amichevole. Un ottimo esempio è Kirara Encoder (https://kirara.sourceforge.net), un altro progetto open source disponibile anche in versione portable. Al primo avvio l’interfaccia è in coreano, ma tramite la voce Language del menu principale si può tradurla in inglese.
L’utilizzo del software è semplicissimo: basta trascinare i filmati da convertire nella parte superiore della finestra, selezionare il formato o il dispositivo di destinazione nel menu Preset e avviare la conversione con un clic sul pulsante Start. Quest’apparente semplicità non deve trarre in inganno: grazie ai controlli raggiungibile tramite la finestra Settings si possono personalizzare tutte le opzioni dell’encoder. Il programma permette anche di visualizzare l’anteprima del filmato e di eseguire semplici operazioni di editing, sfruttando i controlli della finestra Set Segment/Stream Select/Crop che consente di indicare quali tracce audio utilizzare, di eliminare i bordi dell’immagine e di limitare la conversione a uno spezzone del filmato originale.