L’annuncio è stato ufficializzato nelle scorse ore con una comunicazione ufficiale di Meg Withman, l’amministratore delegato. HP dividerà le operazioni enterprise e i servizi dalle attività di produzione e commercializzazione di hardware, computer, sistemi mobili e stampanti.
Le future società quotate HP Enterprise e HP Inc. dovrebbero vedere la luce alla fine dell’anno fiscale 2015, secondo quanto annuncia il CEO Meg Withman, promettendo «maggiore focus, indipendenza, risorse finanziarie e flessibilità per adattarsi ai mercati» per due società .
Al di là dei consueti proclami che accompagnano queste operazioni, il cambiamento c’è ed è epocale. La società americana con Meg Withman stava uscendo dalle infelici gestioni di Mark Hurd (costretto ad abbandonare il timone dopo uno scandalo mediatico) e di Leo Apotheker (la cui politica di acquisizioni, completate o non andate in porto, non giovò di certo alla contabilità della mega azienda statunitense). HP con circa 300mila dipendenti si prevede chiuderà l’anno fiscale alla fine di questo mese con un fatturato superiore ai 110 miliardi di dollari.
Le voci che hanno preceduto questo annuncio lasciavano intedere l’esistenza di trattative con altri grandi produttori, Lenovo e Dell, per la cessione della divisione personal computer, evidentemente non concluse. Non è una voce, invece, la comunicazione alla commissione di controllo statunitense (SEC) della suddivisione di HP. Modificato anche il piano di riduzione del personale per l’anno fiscale in corso: non saranno più 45.000 ma 55.000 i dipendenti che dovranno lasciare l’azienda.
HP non è certo la prima delle società hi-tech che, spesso sotto la sollecitazione dei principali azionisti, suddividono le proprie attività per poter essere maggiormente reattive nei mercati più promettenti, come è avvenuto nelle scorse settimane con la separazione delle attività di PayPal dalla casa madre eBay.