Torniamo a parlare di IBM e, oggi, facciamolo citando l’ultimo prodotto del mondo del software defined infrastructure presentato dall’azienda statunitense: stiamo parlando dell’IBM Spectrum Computing, uno strumento che permette di sfruttare al meglio le potenzialità di calcolo all’interno della propria azienda e, ancora, di valorizzare i dati, attraverso un’analisi avanzata degli stessi indipendentemente dall’ambito operativo.
Questa soluzione segna un ulteriore passo avanti nell’universo del cognitive computing, vale a dire, quell’ambito informatico in cui la tecnologia si mette al servizio dello sviluppo – da parte di operatori di un settore – di nuovi prodotti basati sull’analisi dei dati, e che possono essere poi utilizzati in svariati contesti lavorativi, come quelli della finanza o della medicina.
Bisogna del resto ricordare come, secondo le analisi svolte da IDC, entro tre anni il comparto software-defined infrastructure conoscerà un incremento di valore che lo spingerà a valere più di 50 miliardi, facendo registrare una crescita pari a poco meno del 24 percento nel quinquennio compromesso tra il 2014 e il 2019. Insomma, si tratta del comparto con lo sviluppo più rapido nel mondo dell’infrastruttura.
La nuova soluzione IBM Spectrum Computing è composta da tre differenti soluzioni: Spectrum Conductor (supporta app cloud e framework open source, con una miglior condivisione di risorse e protezione dei dati), Spectrum Conductor with Spark (che supporta Apache Spark, perfetto per analizzare grandi quantità di dati, con maggior velocità nell’elaborare analisi) e Spectrum LSF (che permette di amministrare meglio lo svolgimento di ricerca e progettazione).
Considerando la sempre più crescente necessità di valorizzare i dati raccolti durante il lavoro, in un’epoca nella quale la quantità di informazioni prodotte sta diventando sempre più difficile da gestire “manualmente”, questa soluzione di IBM potrà avere un ruolo strategico in molte aziende.