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Instagram e Facebook, l’intelligenza artificiale crea profili: il motivo

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Instagram e Facebook, l’intelligenza artificiale crea profili: il motivo

Andrea Sanna | 3 Gennaio 2025

Facebook Instagram

Il motivo per cui l’intelligenza artificiale crea profili su Instagram e Facebook

Sempre più profili sia su Instagram che su Facebook sono stati creati con l‘intelligenza artificiale. Ecco il motivo preciso e cosa sappiamo.

L’AI crea profili per Instagram e Facebook

Pian piano negli anni a venire i social di Meta si riempiranno di profili generati dall’intelligenza artificiale. Questa sembra essere l’intenzione dell’azienda di Facebook, Instagram e WhatsApp.

Stando a quanto riportato dal vicepresidente della divisione prodotto di Meta, Connor Hayes, i profili creati con l’AI, «avranno biografie e foto profilo, e potranno generare e condividere contenuti anch’essi frutto dell’AI». Sarebbe questa l’idea di Menlo Park per rendere le app di Instagram e di Facebook «più divertenti e interattive».

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Stando a quanto emerso da Hayes al Financial Times, l’idea è quella di poter trasformare tante delle funzionalità dell’intelligenza artificiale che sono già presenti o in fase di studio nei vari social. Alcune di esse sono già presenti negli USA e consentono a tutti gli utenti di creare personaggi con cui poter interagire. A oggi sono privati sia su Instagram che su Facebook, ma non è escluso che in futuro potrebbero popolare delle piattaforme come lo fanno i profili personali.

Un’altra possibilità che è stata esplorata è quella di poter dare ai creator di Instagram e Facebook la facoltà di creare avatar in grado di interagire con i fan. Questo per poter mantenere un dialogo entro i limiti consentiti.

Questa presa di posizione sembra però aver sollevato dei dubbi e dei rischi. Il motivo è semplice. È facile che si possa diffondere disinformazione difficilmente scindibile dalla realtà e dall’erosione della fiducia degli utenti nel loro modo di comunicare.

«Senza delle linee guida ben definite, i social rischiano di amplificare narrazioni false tramite gli account generati dall’intelligenza artificiale», ha fatto sapere Becky Owen, ex capa della divisione creator innovations di Meta.