Westmere ripropone le caratteristiche principali di Nehalem, ma la transizione alla tecnologia a 32 nanometri ha fornito l’occasione per introdurre numerose ottimizzazioni e per aggiungere nuove funzionalità .
Il die Westmere a 32 nanometri utilizzato per la produzione dei processori Clarkdale e Arrendale.
Westmere dispone di due core, ciascuno dei quali è affiancato da una cache di primo livello (L1) dedicata ampia 64 KByte (ripartita tra dati ed istruzioni) e da una di secondo livello (L2) ampia 256 KByte sempre di tipo dedicato. I due core condividono invece una cache di terzo livello (L3) con capacità di 4 o 3 Mbyte in base al modello di processore che andranno a equipaggiare.
Il die Westmere è impiegato sui 17 nuovi processori Core i7, Core i5 e Core i3: 6 unità per il mercato desktop e 11 unità per quello mobile. Le unità desktop sono classificate con il nome in codice Clarkdale, mentre quelle per il settore della mobilità sono identificate con il nome in codice Arrendale. Rispolverando l’approccio Mcm (Multi Chip Module) adottato nel 2005 per la costruzione della prima unità dual core (Pentium D con core Smithfield), Intel ha dato vita alla prima generazione di processori che fondono in un solo componente una Cpu e una Gpu. Tutte le unità Clarkdale e Arrendale integrano all’interno dello stesso package un die Westmere e un core grafico denominato Intel HD Graphics prodotto con tecnologia a 45 nanometri.
Il core HD Graphics (a sinistra) e quello Westmere affiancati sullo stesso package di un processore Arrendale.
Come evidenziato dalle immagini il core grafico prodotto con tecnologia a 45 nanometri ha dimensioni superiori a quelle del core Westmere a 32 nanometri, anche se quest’ultimo utilizza un numero più che doppio di transistor: rispettivamente 177 milioni e 114 millimetri quadrati per l’HD Graphics e 383 milioni e 81 millimetri quadrati per Westmere.