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Intelligenza artificiale: NVidia contro Xeon Phi

Davide Micheli | 22 Agosto 2016

IA

Nella battaglia per la conquista di una posizione di primo piano sul mercato dei coprocessori per l’intelligenza artificiale, NVidia torna alla carica contro Intel, contestando i dati che riguardano Xeon Phi.

Sul mercato tecnologico, nei prossimi anni, l’intelligenza artificiale terrà  banco sempre più, diventando un ambito molto promettente per la competizione tra le aziende del comparto. Un esempio di questo trend interessante ci giunge da Intel e NVidia, due tra i massimi produttori di chip, impegnati nella realizzazione di prodotti ideali per supportare al meglio le soluzioni basate su intelligenza artificiale e deep learning.

Le due aziende, molto attive nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni in questo senso, si sono già  confrontate a più riprese e, da questo punto di vista, già  nel corso del 2015 Intel aveva avuto modo di mostrare al pubblico i suoi coprocessori Xeon Phi (appartenenti alla generazione Knights Landing), pensati per affrontare le richieste più pesanti in termini di capacità  di calcolo e di elaborazione di operazioni complesse.

A distanza di un anno, la società  di Santa Clara ha pensato bene di mettere a confronto i suoi prodotti Xeon Phi con le GPU Maxwell di NVidia, indicando come i primi sarebbero in grado di offrire prestazioni superiori in ragione di 2,3 volte rispetto ai secondi: la risposta proveniente dalla società  di Jen-Hsun Huang non si è fatta attendere molto, sottolineando come la concorrente abbia usato un sistema di test ormai superato.

Secondo NVidia, infatti, utilizzando la più recente versione del software utile per i test, emerge come le GPU Maxwell offrano performance migliori rispetto alle Xeon Phi del 30 percento e, ancora, prendendo in considerazione le sue NVidia Pascal, la società  di Jen-Hsun Huang indica che queste ultime offrirebbero capacità  di calcolo superiori del 90 percento in rapporto alle Xeon Phi di Intel. Finirà  qui la battaglia? Ne dubitiamo.