All’inizio erano byte, diventati kilobyte, per poi evolvere a megabyte: e per il futuro, si parlerà di zettabyte di dati, almeno secondo le previsioni rese note recentemente da Cisco per quanto riguarda l’utilizzo di Internet entro il 2020, quando, secondo la società di San Jose, saranno ben 4 miliardi le persone connesse, con un consumo di dati sempre più importanti in ragione dell’incremento nella fruizione dei contenuti video da parte degli utenti.
In questo vero e proprio universo di utenti, si troveranno connessioni tanto da reti fisse quanto da quelle mobili, e nel complesso, il traffico dei dati crescerà di tre volte rispetto all’attuale, con un traffico di 2.3 ZB entro il 2020: a titolo di paragone, questa miriade di dati, è paragonabile alla fruizione di 12 ore di streaming musicale, per persona, durante ogni giornata dell’anno, un dato che fa riflettere sulle potenzialità di Internet.
Le previsioni formulate da Cisco offrono anche un quadro interessante per quanto riguarda il nostro paese: la società di Chuck Robbins, infatti, prevede che in Italia, entro il 2020, ci saranno più di 42 milioni di persone connesse, con un incremento del tasso di penetrazione di Internet nella società che passerà dal 64 percento – registrato nello scorso anno – al 71 percento.
A guidare questa crescita del consumo dati, come detto, sarà la richiesta di contenuti video: questi ultimi comporteranno un quadruplicamento nel consumo – una performance che si verificherà anche nel nostro paese – con il risultato che, entro il 2020, più dell’82 percento del traffico dell’utenza consumer sarà rappresentato dallo streaming di video, contro il 68 percento che si è registrato nel 2015.
Anche il dato che riguarda il consumo di dati relativo alla fruizione della realtà virtuale è molto interessante: se nel giro di pochi anni questo volume di dati ha conosciuto un quadruplicamento, entro il 2020, il traffico per la VR crescerà di ben 61 volte rispetto a quello attuale!