Gli smartphone, i tablet, il cloud e gli store per le app – solo alcuni anni fa – sembravano una rivoluzione senza precedenti per le vite di tutti noi: maneggevolezza, produttività in ogni luogo e tanti nuovi strumenti per restare in contatto con il resto del mondo apparivano come una conquista assoluta per aziende e persone. Poi, si è iniziato a parlare di oggetti interconnessi, di IoT (Internet of Things o Internet delle cose), e la prospettiva con cui si guarda alla tecnologia è cambiata.
Quest’ultima innovazione, la cui applicabilità negli aspetti quotidiani della vita delle persone è veramente universale, cambierà in modo profondo le attività umane. Con l’aiuto di sensori, di robot evoluti, di reti per la condivisione delle informazioni, o ancora, di supporti per sfruttare per gioco e per lavoro la realtà virtuale e la realtà aumentata, associandola all’intelligenza artificiale, si potrà creare una user experience davvero strepitosa.
In estrema sintesi, queste sono le parole che – recentemente – il CEO di Ptc, Jim Heppelmann, ha voluto esprimere sul potenziale della rivoluzione IoT. Secondo Heppelmann nella realtà di domani, i device fisici si troveranno a convivere con soluzioni digitali gestite da network, i quali permetteranno poi di elaborare e sfruttare al meglio l’incredibile quantità di dati raccolti, attraverso piattaforme sempre più evolute.
Visualizzare i dati non più attraverso il display di uno smartphone o di un tablet, bensì attraverso una proiezione tridimensionale, potendosi muovere “all’interno” della rappresentazione di questo oggetto virtuale, aggiungendovi annotazioni in “sovrimpressione” con etichette virtuali, diventerà la normalità . Tutto ciò supererà il mondo delle app, facendoci entrare nell’era della digital enabled transformation.
Problemi tecnici, avarie e difficoltà operative in qualunque ambito lavorativo potranno essere affrontati in maniera più efficiente, grazie alla maggior potenza di calcolo, l’interconnessione tra tutti i dispositivi, l’autoapprendimento e la libertà sconfinata della realtà virtuale e della realtà aumentata Siete pronti per il futuro?