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iPhone OS 4.0, la svolta per il mobile advertising

Redazione | 9 Aprile 2010

iPad iPhone

Nell’annuncio del nuovo sistema operativo Apple iPhone OS 4.0, c’è molto di più di un ambiente di sviluppo multitasking con […]

logo iADNell’annuncio del nuovo sistema operativo Apple iPhone OS 4.0, c’è molto di più di un ambiente di sviluppo multitasking con circa 1500 nuove Api e oltre 100 nuove funzioni già  disponibili per gli utenti. La vera rivoluzione è contenuta in quelle due sillabe che Steve Jobs, da abile oratore, pronuncia solo alla fine del suo speech, tenuto ieri alla sede Apple di San Francisco.
iAd è il nome della nuova piattaforma di mobile advertising con cui Apple scardina e rivoluziona il mondo degli ads su telefoni mobili. Un mondo che nell’ecosistema Apple (iPhone, iPod Touch e iPad) si traduce in un potenziale di 1 miliardo di impression al giorno e che si rivolge a qualcosa come 100 milioni di dispositivi.

Fino a oggi l’advertising su web è stato legato ai motori di ricerca, ha spiegato Jobs, ma pensare di portare il search advertising sul mobile non funziona, perché sul telefonino l’attività  più utilizzata non è il motore di ricerca ma sono le applicazioni, come l’iPhone insegna. Il problema è che finora mettere un link a un ads dentro a un’applicazione significava perdere il contatto con quest’ultima e finire alla pagina web dell’inserzionista, interrompendo quindi ogni altra attività .

Con la piattaforma iAd integrata nell’iPhone 4.0 questo non succede più. Gli ads sono integrati nell’applicazione e la loro visualizzazione non impedisce di tornare indietro in qualsiasi momento all’applicazione in uso.

È Apple a vendere e ospitare gli annunci che sono integrati nel sistema operativo e sempre Apple riconosce agli sviluppatori per la piattaforma iAd il 60% degli introiti derivanti dalla vendita di ads.
Ma non è finita qui: il nuovo mobile advertising made in Cupertino è lontano anni luce dai banner vecchio stile o gli annunci pop up del web degli esordi. Gli ads che Steve Jobs ha mostrato nel suo speech sono dei veri spot televisivi con lo stesso impatto emotivo e visivo ma in più l’interazione con l’utente che la TV non riesce a dare. Immaginate di vedere la pubblicità  della Nike e di poter cliccare sul modello di scarpe che compare e di essere poi indirizzati direttamente allo shop on line per acquistarlo. Oppure di vedere la pubblicità  di un mobile per la casa e di poter scorrere il catalogo del negozio dove è in vendita con i relativi prezzi e colori. Questo è quanto promette iAd con buona pace di Google e della sua AdMob.