Fa riflettere il risultato del sondaggio sull’utilizzo della banda larga in Inghilterra, condotto dal Communications Consumer Panel dell’Ofcom, l’ente regolatore delle Comunicazioni in Uk.
Il 43% di coloro che ancora non posseggono un collegamento Internet veloce ha detto che anche se l’avesse a disposizione gratuitamente, non lo userebbe. Solo uno su cinque si è detto disposto nei prossimi sei mesi a fare un abbonamento alla banda larga.
Da notare che in Inghilterra i numeri della penetrazione Internet nelle famiglie sono molto più alti dei nostri: il 70% della popolazione è connessa, con il 65% delle famiglie che possiede un accesso in banda larga, il 2% in dial up e il 3% con l’Internet mobile.
In Italia la percentuale di famiglie con accessi broadband non supera il 30%. Anche in Uk è allo studio un piano nazionale, analogo al nostro, per portare un collegamento a 2 Mbps in ogni casa entro il 2012.
Lo studio dell’Ofcom ha analizzato le ragioni di quel 30% di popolazione off line e ha individuato due gruppi: quelli che lo sono per scelta (nel 60% sono persone anziane in pensione, con scarsa dimestichezza verso il computer) e quelli che non si possono permettere la banda larga per ragioni economiche (il 30%).
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una politica di sconti sulle tariffe di accesso a Internet o di incentivi all’acquisto del PC, non cambierebbe molto le cose, visto che solo il 9% si è detto propenso a cambiare idea qualora ci fossero agevolazioni economiche.
Anche la prospettiva di avere corsi gratuiti per imparare a usare Internet non sembra convincere più di tanto (solo l1% cambierebbe opinione) e una larga maggioranza (58%) si è limitato a dire che non sa o non è interessato.
Questi numeri mostrano ancora una volta come il problema comune in questo momento per molti Paesi sia quello di trovare dei servizi web in grado di catalizzare l’attenzione di coloro che finora non hanno sentito la necessità di andare su Internet.
E’ un problema urgente, specie alla soglia di cospicui investimenti come quelli appena annunciati dal nostro governo (1,5 miliardi di euro per portare i 2 Mbps a tutti gli italiani entro il 2012).
Ed è una sfida non solo per l’Inghilterra, dove alla fine il 73% degli intervistati (più di 2.000 persone che sono sia on line che off line) considera comunque la banda larga una risorsa essenziale alla pari dell’elettricità e dell’acqua, ma anche per il nostro Paese che condivide le stesse luci e ombre emerse dall’analisi dell’Ofcom sul mercato inglese.