La realtà aumentata entra in officina grazie a Epson e Texa. L’applicazione è basata sull’utilizzo degli occhiali intelligenti Epson Moverio BT-200 ed è stata sviluppata da Texa in collaborazione esclusiva con Epson Italia. La particolarità di questa innovativa soluzione risiede nel fatto che, una volta in commercio, permetterà ai meccanici di lavorare sui componenti della vettura senza distogliere lo sguardo verso lo strumento di diagnosi, perché tutti i dati necessari/utili saranno proiettati negli occhiali stessi, i quali oltretutto saranno anche in grado di rispondere ai comandi vocali. Altro aspetto significativo è quello della sicurezza: l’uso degli occhiali e delle informazioni di sicurezza ottenibili grazie alla realtà aumentata diminuirà infatti il rischio di operazioni pericolose, perché ogni punto critico apparirà evidenziato da segnali che appaiono in sovraimpressione al meccanico.
Ma a cosa serve la realtà aumentata in officina? Un problema che il meccanico si trova ad affrontare quotidianamente è la necessità di lavorare sul veicolo alternando continuamente lo sguardo dalle proprie mani allo strumento di diagnosi, cosa particolarmente fastidiosa in caso di operazioni in spazi angusti come il cofano motore o il sottoscocca. L’uso degli occhiali Moverio BT-200 consentirà al tecnico riparatore di guardare l’oggetto del suo lavoro in modo nuovo. La prova di un sensore, il collegamento e la misura con uno strumento Texa avverranno con una facilità e comodità mai provate in precedenza. Il tecnico potrà regolare un sensore agendo con le mani sul suo posizionamento meccanico e contemporaneamente vedere sovrapposta alla scena l’informazione fornita dal software di diagnostica IDC4 Texa.