E’ ancora presto per fare un bilancio dell’impatto della pandemia da COVID-19 sull’industria tecnologica, ma almeno per il momento accanto ai disagi, ai ritardi e alle cancellazioni si assiste a una certa impennata nelle richieste di hardware per chi è costretto a lavorare da casa in regime di quarantena.
Ritrovatisi improvvisamente confinati nelle mura domestiche dalle ordinanze di sindaci, governatori e istituzioni nazionali, i lavoratori che possono operare in regime di “smart working” (o telelavoro per dirla all’italiana) hanno preso d’assalto i negozi fisici e online alla ricerca di nuovi PC portatili, desktop o magari di accessori in grado di migliorare la produttività come i monitor esterni da collegare ai PC di cui sopra.
La richiesta è tale che, secondo la catena di negozi statunitense Staples specializzata in prodotti e forniture per ufficio, un numero significativo di nuovi utenti si è presentato nei negozi alla ricerca di computer, monitor e altri prodotti tecnologici. Negli USA l’aumento della richiesta di hi-tech è senza precedenti, dicono i protagonisti del settore, con milioni di persone coinvolti in questa nuova ondata di acquisti.
L’aumento improvviso della domanda ha ovviamente impattato negativamente sull’offerta, e come conferma Dell i laptop sono diventati velocemente un prodotto “sold out” un po’ ovunque. Il produttore consiglia agli utenti interessati di rivolgersi ai portali di e-commerce per gli acquisti online, anche se in quel caso vanno considerati i tempi necessari per la consegna a domicilio o, nel caso di Amazon, le difficoltà logistiche provocate dalle nuove esigenze dei clienti in tempo di pandemia da SARS-CoV-2.