È un bilancio sicuramente positivo quello tracciato nell’ultimo rapporto (Europe’s Digital Competitiveness Report) della Commissione Europea relativo al periodo 2005-2009, che parte dal dato di fatto di come il nostro continente sia stato la “culla” di molte delle nuove tecnologie digitali. A cominciare dal World Wide Web, dallo standard GSM, per continuare con l’MPEG e il più recente Adsl.
Negli ultimi quattro anni l’Europa ha fatto passi da gigante nell’adozione delle tecnologie Internet: nel 2005 solo il 43% dei cittadini utilizzava Internet regolarmente, oggi sono il 56%, con 114 milioni di abbonati a servizi broadband. La metà dei cittadini e l’80% delle imprese posseggono una connessione Internet su linea fissa con l’Adsl. E i tre quarti con una velocità di connessione che supera i 2 Mbps.
La banda larga ha ormai raggiunto il 93% della popolazione dei 25 paesi membri dell’Unione, nel 2005 la copertura era dell’ 87% .Con il crescere delle connessioni veloci sono cambiate anche le abitudini dei consumatori: l’80% utilizza Internet in modo più interattivo, sfruttando i servizi di finanza on line, i sistemi di comunicazione in tempo reale e gli user generated content.
L’Europa si afferma anche come il continente leader sulla telefonia mobile, con una penetrazione sulla popolazione che ha superato il 119% (nel 2004 era all’84%) e che pertanto significa avere più possessori di telefoni cellulari che abitanti. Gli Stati Uniti e il Giappone, tanto per fare un confronto, vantano una penetrazione pari all’80% della popolazione.
Una nuova generazione di “nativi digitali” sta quindi affermandosi in Europa, con il 73% dei giovani tra i 16 e 24 anni che usa Internet tutti i giorni.
Ma non sono tutte rose e fiori; un terzo della popolazione europea non ha mai usato Internet e tra questi, purtroppo, spicca l’Italia dove 30 milioni di italiani non hanno mai visto una pagina web. Troppi, anche se il nostro paese vanta una buona penetrazione delle tecnologie Adsl sul territorio, il problema resta il loro scarso utilizzo.
Solo un su tre degli utenti domestici dispone di una connessione a banda larga, il che ci pone agli ultimi posti in Europa.