Forse non tutti sanno, me compresa, che i caricabatterie consumano corrente elettrica anche quando restano inseriti nella presa pur non essendo più collegati al cellulare. È uno spreco minimo, in fondo è un caricabatteria, ma c’è qui si è preso la briga di fare quattro conti: se gli oltre tre miliardi di persone che possiedono un dispositivo mobile scegliessero di passare a un caricabatterie meno “sprecone”, si potrebbe risparmiare ogni anno un quantitativo di energia pari alla produzione di due centrali elettriche di medie dimensioni.
Quindi non solo servono caricabatterie che consumino meno, ma anche un sistema in grado di valutarne l’impatto ambientale al momento dell’acquisto. E qualcosa si sta concretamente muovendo in tal senso. I maggiori produttori di caricabatteria hanno da qualche tempo iniziato a dotare i propri dispositivi di segnali visivi per ricordare agli utenti di staccarli dalla presa una volta che la batteria è completamente carica. Ma è stato anche messo a punto un sistema di valutazione che permette agli utenti di confrontare e scegliere in maniera più consapevole il dispositivo che garantisce il maggiore risparmio energetico.
Lo Star Rating System, sviluppato e applicato da LG, Motorola, Nokia, Samsung Electronics e Sony Ericsson, si basa su valutazioni attribuite sulla base degli standard energetici della Commissione Europea per i caricabatterie e sui parametri Energy Star stabiliti dall’Environmental Protection Agency statunitense e riconosciuti a livello nternazionale. I risultati del confronto tra i diversi caricabatterie saranno consultabili sui siti internet di ciascuna casa produttrice. Inoltre, la valutazione sarà oggetto di una revisione periodica e di un continuo processo di innovazione volto a favorirne il costante miglioramento.