La problematica dell’utilizzo di droni illegali negli spazi pubblici è sempre più pressante. Dopo aver visto le autorità brasiliane in difficoltà durante le Olimpiadi 2016, stavolta, dall’Olanda ci giunge la notizia del ricorso – da parte delle forze dell’ordine – all’uso delle aquile per contrastare l’utilizzo dei quadricotteri all’interno delle aree in cui siano stati vietati i voli.
I luoghi maggiormente interessati da questa problematica sono quelle aree cosiddette “sensibili“, come potrebbero essere gli aeroporti, dove l’utilizzo scorretto dei droni potrebbe creare problemi all’ordine e alla sicurezza pubblici: a differenza delle soluzioni tecnologiche adottate da altri paesi, però, in Olanda si è puntato sui rapaci, con test i cui esiti sono stati positivi.
Durante il percorso di addestramento, del resto, i rapaci non hanno nemmeno riportato alcuna ferita, un aspetto che rende ancor più incredibile questo approccio olandese al problema. Al momento, sarebbero impegnati circa 100 poliziotti in questo percorso di addestramento, con l’obiettivo di rendere operative le aquile anti-drone nel corso dell’estate 2017.
Le aquile permetteranno davvero di porre rimedio al fenomeno dell’abuso dei droni all’interno di aree sensibili? Davvero i rapaci potranno diventare i migliori alleati della polizia per contrastare l’avanzata dei piloti che non vogliono rispettare le norme, senza essere vittime delle eliche dei droni? Guardate il video.
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