Non sono poche le scene indimenticabili di opere cinematografiche in cui, di colpo, i buoni possono contare sul supporto della tecnologia e di supereroi decisamente non umani: tra scenari fantascientifici alla Robocop e la realtà , però, nel mezzo troviamo una proposta che facendo discutere le autorità britanniche. La città di Londra, alle prese con un numero sempre maggiore di scippi, sta valutando l’introduzione di droni contro la microcrimininalità .
Presso Scotland Yard, infatti, è in corso un vero e proprio dibattito circa la possibilità di introdurre questi strumenti tecnologici repressivi – governabili attraverso il controllo remoto di operatori della polizia londinese – in grado di sostenere l’operato delle forze dell’ordine nelle aree centrali della metropoli, soprattutto per far fronte agli inseguimenti degli scippatori, che sono già costati la vita a diversi membri della polizia.
Il numero di borseggiatori e di scippatori che ricorrono all’utilizzo dei mezzi di trasporto su due ruote continua a crescere, con un’incidenza più marcata nelle aree di Islington e Camden, e questo fenomeno non può essere contrastato senza mettere a rischio la vita dei poliziotti, che spesso sono chiamati ad inseguire questi piccoli criminali in modo “acrobatico” nel cuore della City, senza peraltro riuscire a reprimere realmente il fenomeno.
Secondo alcuni dati resi noti, infatti, nel corso degli ultimi 12 mesi i due quartieri di Camden e Islington hanno registrato complessivamente un numero di furti di cellulari che supera le 3.000 unità , davvero troppo grande perché le autorità non si mobilitino. Con i droni, il cui utilizzo si è già dimostrato ottimale per controllare il territorio e coordinare alcuni interventi della polizia, Scotland Yard avrebbe un’arma in più nella sua lotta.
I droni, oltre ad evitare di esporre a rischi troppo elevati le vite degli uomini della polizia e degli inermi passanti, permetterebbero anche di contenere le spese per la sicurezza, se portassero a ridurre l’utilizzo degli elicotteri: la capitale britannica opterà davvero per questa strategia?