La prova sul campo
Dopo le considerazioni di natura ergonomica e costruttiva arriviamo alle prestazioni. Oltre ai consueti test, effettuati sia con Mac OS X 10.6 sia sotto Windows 7 Professional a 64 bit (installato tramite BootCamp), abbiamo messo a confronto i due Air con il MacBook Pro 15″ dotato di processore Core i5, in modo da capire cosa è in grado di offrire oggi un processore di classe Core 2 Duo.
Diciamo subito che la differenza tra i due MacBook Air c’è ed è anche ben visibile, soprattutto per quanto riguarda la pura potenza di calcolo del processore, in misura minore anche per le prestazioni grafiche. Il Core 2 Duo SL9400 a 1,86 GHz è circa del 35% più veloce rispetto all’SU9400M a 1,4 GHz del MacBook Air da 11″. Per rendere l’idea, la codifica del filmato di prova in formato H.264 e in risoluzione Full HD ha impiegato 38 minuti sul modello da 11″ e 27 minuti sull’Air da 13″; oltre un terzo in più del tempo. È interessante vedere poi come tali valori vengano polverizzati dal Core i5 del MacBook Pro, in vari casi veloce più del doppio. I due MacBook però recuperano molto terreno quando entra in gioco il disco: in effetti un Ssd può cambiare la vita di tutti i giorni grazie alla sua notevole velocità nel trasferimento dei dati. I risultati benchmark sintetici, che analizzano le prestazioni del notebook nell’insieme, alla fine si avvicinano molto a quelli del MacBook Pro. L’avvio del sistema operativo a freddo avviene in circa 15 secondi, mentre per uscire dalla modalità sospensione bastano un paio di secondi. Le applicazioni si aprono in maniera sorprendentemente rapida e anche il semplice lavoro da ufficio manifesta un netto miglioramento. Per quanto riguarda le temperature in gioco, abbiamo constatato che quelle del Core 2 Duo SU9400 dell’Air da 11″ sono sensibilmente inferiori: 40 gradi a riposo e 70 a pieno carico, contro rispettivamente 40 e 80 gradi per l’SL9400 del modello da 13″. In effetti nessuno dei due scalda in maniera avvertibile durante un utilizzo leggero, ma quando la Cpu è a pieno carico la temperatura del telaio dell’Air da 13″ diventa più alta e il calore più evidente, seppure senza diventare fastidioso. La cosa è testimoniata anche dalla maggiore velocità della ventola, che diventa più rumorosa.
I risultati ottenuti dai test evidenziano che, come prevedibile, il MacBook Air da 11″ paga la sua estrema portabilità con le prestazioni modeste; è un’ottima soluzione per chi si muove spesso e utilizza applicazioni da ufficio, per navigare su Internet o gestire la posta, per piccole elaborazioni multimediali come il fotoritocco o l’editing video con iPhoto e iMovie, ma non ci sentiamo di consigliarlo a chi utilizza abitualmente Photoshop o Final Cut. Oltre che il processore limitato, va considerato anche il piccolo display che rende più difficile l’utilizzo di applicativi complessi.
Il modello da 13″ da questi punti di vista va meglio, anche se non rappreenta ancora la scelta ideale per tali ambiti di utilizzo.