La disponibilità di una major release del sistema operativo di Google è sempre un momento delicato e comunque atteso con trepidazione dai suoi utenti. La versione 6.0, nome in codice Marshmallow, è stata resa disponibile già da diversi mesi sotto forma di preview per gli sviluppatori e il 5 ottobre è iniziata la distribuzione per gli smartphone Nexus tramite un aggiornamento di sistema. Android 6.0 non porta rivoluzioni nell’architettura né un aspetto grafico profondamente diverso da quello della versione 5, ma questo non vuol dire che le novità siano poche o ininfluenti. Con questa versione Google ha finalmente sistemato alcuni aspetti di Android divenuti ormai anacronistici, compresi alcuni problemi che si trascinavano avanti da tempo e che la concorrenza aveva affrontato e risolto già da un pezzo.
di Pasquale Bruno
Pensiamo alla grezza gestione dei permessi delle app, con le pesanti implicazioni in termini di sicurezza e di privacy; alla mancanza di un controllo selettivo del volume, banale ma indispensabile; al supporto delle schede di memoria, non perfettamente integrate con la memoria di sistema; allo scarso controllo sui task in background, che sottraggono risorse in maniera poco efficiente. Questi sono solo alcuni dei problemi finalmente risolti; aggiungiamo tante piccole migliorie, alcune ben visibili come le nuove animazioni o l’organizzazione diversa delle app, altre di più basso livello come le ottimizzazioni energetiche. È stato infine aggiunto il supporto nativo ad alcune tecnologie recenti (sensori biometrici, periferiche Bluetooth, reti a 5 GHz per il tethering). Analizziamo dunque le tante novità che, messe insieme, rendono Android 6.0 un aggiornamento imperdibile.
1 – Interfaccia utente
Non è stata rivoluzionata, ma piuttosto perfezionata. Al di là del nuovo logo di Google e dei nuovi sfondi per la home, i cambiamenti più evidenti riguardano la sezione delle app: non è più divisa in pagine a scorrimento orizzontale, ma organizzata in un’unica pagina a scorrimento verticale. In cima ci sono due nuovi elementi: un box per la ricerca e un elenco delle quattro app più utilizzate. La ricerca del nome nel box è molto veloce, con i risultati che appaiono man mano che scrive. L’elenco delle quattro app è dinamico e mostra anche quelle lanciate più spesso in una certa fascia oraria.
Le app sono ora in ordine alfabetico e non più per data di installazione. Lo scorrimento è stato migliorato nell’accelerazione, che adesso è più sensibile e precisa; anche se le app sono tante, si arriva rapidamente in fondo alla pagina con un movimento deciso delle dita e in ogni caso è presente la barra di scorrimento rapido sul lato destro. I link posizionati sulla schermata home permettono anche la disinstallazione delle relative app.
Dal punto di vista grafico, il lancio di un’app a partire dal click sulla sua icona è ora animato, con un piacevole ingrandimento a schermo. Migliorata anche la selezione del testo: ora le funzioni disponibili come taglia, copia o incolla sono molto più chiare. Tanti piccoli ritocchi insomma, che migliorano e velocizzano l’uso del sistema. Purtroppo una delle funzioni più interessanti, Now On Tap, non è ancora disponibile per la lingua italiana; la descriviamo nel box separato. (…)
Trovate l’articolo completo su PC Professionale di novembre 2015