Alzi la mano chi non vorrebbe fare “l’affare“? Ovvero acquistare a un prezzo stracciato, se non irrisorio, un prodotto che costa molto di più. L’esempio di Amazon, con il Kindle Fire proposto, per errore, a un euro è giusto di oggi. Era un evidentissimo errore, ma c’è stata una vera e propria corsa all’acquisto. In questo caso Amazon annullerà tutto e, se siete tra quelli che speravano di avere un Kindle Fire a un euro, sicuramente vi rimarrà un po’ di amaro in bocca visto che speravate di fare “l’affare”.
Questa volta non avrete nulla, ma non avrete neanche speso nulla. Ci sono altri casi in cui, attratti da una possibile occasione, rischiate però di prendere un sonoro pacco. Non avrete nulla (anche in questo caso), ma spenderete un bel po’ di euro.
Mi sono già imbattuto in altre finte occasioni-vere truffe, ma quella in cui sono incappato ieri sera è una di quelle da far drizzare le antenne. Sì, perché arriva da un sito da cui non ve lo aspettereste… Amazon.it.
Prima di mostrarvi in cosa consiste (e come “funziona”) dobbiamo sottolineare che, a una persona dotata di un minimo buonsenso, dovrebbe apparire evidente che si tratti di una truffa bella e buona. Tuttavia, proprio perché ormai Amazon ha un’aura di affidabilità , molti utenti potrebbero essere indotti ad “abbassare” le difese. Ed è quello su cui puntano, evidentemente, anche i criminali.
Ecco come potevo (e potete) essere truffati: alla ricerca di un notebook, stavo comparando i diversi modelli, quando mi cade l’occhio su un prezzo particolarmente allettante, fuori da ogni logica.
Clicco e mi trovo un “usato come nuovo“, dal prezzo stracciato, offerto a meno della metà del modello nuovo. Certo, i motivi di questo prezzo potrebbero essere molti, ma di solito, quando il prezzo è così inferiore al listino, è bene accendere il primo campanello d’allarme. Guardo l’offerta e il venditore è nuovo, nessun feedback (e mi si accende un altro campanello). E come non bastasse, nella descrizione, c’è scritto “Nuovo – Mai Usato. Contattatemi solo at: (indirizzo mail) prima di fare l’ordine e per ulteriori informazioni“. E questo è il terzo e conclusivo campanello d’allarme, che mi ha fatto (e che dovrebbe farvi) capire che si tratta di una metodologia di vendita totalmente estranea a quella che è la politica di Amazon e che si tratta di una truffa (e come tale potete segnalarla ad Amazon stessa).
Ma questa volta, spinto da curiosità , ho voluto “andare a fondo” di questa truffa e ho scritto all’indirizzo email indicato per avere ulteriori informazioni.
Ecco la risposta (tutte le mail sono riportate esattamente come ricevute):
“Ciao,
Il prezzo per prodotto è 490 euro con la spedizione compresa, il prodotto ASUS UX303UB-R4076T Zenbook è stato utilizzato solo per scopi pubblicitari,e il prezzo è così basso il prodotto è in condizione di NUOVO con la garanzia Italiana di 24 mesi,include scatola,istruzioni,tutto.Ti mando la fattura.
Dopo che lei mi manda gli estremi di spedizione (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono), io le faccio inoltrare alla Amazon Italia.
Lei ricevera una notifica da Amazon Italia con le istruzioni di pagamento e con la fattura per usufrire della garanzia.
La spedizione verra effettuata tramite corriere UPS o DHL e il prodotto verre consegnato entro 2/3 giorni.
Se non sara soddisfatto allora puo restituire il prodotto senza pagare niente ed subito dopo ricevera i suoi soldi.
Politica di ritorno è di rimborso completo in 21 giorni.
Mi faccia sapere se ha capito tutto, grazie.”
Mail riportata alla lettera, errori inclusi… E già da qui, se prima avete ignorato i campanelli d’allarme, vi dovrebbe partire la sirena anti-furto… La mail (anche tralasciando il fatto che è sgrammaticata) riporta un metodo di vendita che non è certo quello di Amazon, visto che il pagamento avviene contestualmente all’ordine (non certo con una mail che riporta “le istruzioni del pagamento“). Anche la “politica di ritorno” è sbagliata, visto che per Amazon il reso è possibile entro 30 giorni.
Capisco che, se non avete mai acquistato su Amazon, potrebbe non accendersi nessun campanello d’allarme e per voi potrebbe essere la procedura “corretta” di Amazon. Ma c’è un “trucco” che potete usare, non solo in questo caso, ma in tutte quelle occasioni in cui sentite odore di bruciato. Visto che chi mette in piedi una truffa, di solito lo fa su larga scala (considerando la percentuale di pesci che abboccano, è un po’ come buttare la rete a strascico piuttosto che pescare con canna e lenza), potete star pure certi che lo avrà fatto su molti altri prodotti (o addirittura su altri siti).
Prendete una frase “neutra” ma significativa dalla mail e datela in pasto a un motore di ricerca. Io ho usato “Dopo che lei mi manda gli estremi di spedizione (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono), io le faccio inoltrare alla Amazon Italia.”
Il risultato? Ecco il primo link che mi esce.
Leggendo le esperienze (o le disavventure) di altri utenti capirete che non siete incappati in un caso sporadico, ma soprattutto, che qualcuno ha rischiato di essere truffato. E purtroppo c’è anche chi c’è cascato in pieno:
“Ciao! Purtroppo io sono cascata nelle mani di ***** che vendeva un samsung galaxy s7 edge. 500 euro più rivisti. Se qualcuno sa come fare, vi prego di dirmelo.”
Ovviamente io non mi sono fermato qui, ma sono andato avanti, fornendo i “dati” (ovviamente finti) per la fattura.
Eccoci all’ultimo tassello, che è un trittico di mail:
La prima, di risposta
“Ho ricevuto il tuo nome e indirizzo e ora faccio partire i tuoi dati alla Amazon.
Tu riceverà i una notifica e-mail della Amazon con tutti dettagli,anche le istruzioni di pagamento.
Grazie”
A seguire, a ruota, un “classico” esempio di pagina fake. E qui, le cose che non vanno, sono veramente tante: dall’indirizzo email del mittente “Amazon.it” dietro cui si nasconde un “conttato-ordini-pagamenti@aws-amazon.it” al testo della mail. Basta spendere 20 secondi per capire che è troppo sgrammatica, anche per un venditore non italiano, e completamente diversa da quella “standard” di Amazon.
Ma il top si raggiunge con “Amazon richiede il pagamento per questo ordine tramite Postepay” (che, a onore del vero, è un metodo di pagamento accettato da Amazon) seguito dal nome dell’ “agente ricevitore”.
Arriviamo all’ultimo pezzo, ovvero un’ultima mail, per controllare che il “pesce” abbia abboccato:
“La gente su Amazon mi hanno informato che hanno inviato la notifica con il vostro ordine.
Fammi sapere se hai ricevuto la notifica da Amazon con il vostro ordine fattura.
Controlla la tua e-mail con attenzione per trovare la conferma.
Grazie”
E la truffa è completata… io ovviamente mi guardo bene dal continuare il mio “acquisto”.
Oltre agli acquirenti che ci cascano (e ci auguriamo che siano pochi) ci rimette la stessa Amazon, che viene messa in crisi dalla sua politica verso i venditori così aperta. Amazon che speriamo trovi un filtro, quanto prima, per mettere un freno a questo fenomeno. Di sicuro non è un compito semplice, visto che tra ieri sera e oggi pomeriggio, il nostro “venditore” è cambiato almeno tre volte, con tre aziende diverse e tre mail diverse, prima di scomparire, nel momento in cui scriviamo. Forse la nostra non-risposta l’ha allertato o più semplicemente sta gettando la rete su altri prodotti.