Articolo di Francesco Caccavella
Il Web è sempre di più una piattaforma per distribuire applicazioni e servizi. Il settore in cui questo modello trova la sua massima espressione è certamente quello delle applicazioni per collaborare, comunicare e condividere risorse. Sono applicazioni connaturate all’idea stessa della rete: basti pensare alla posta elettronica, la forma più immediata di collaborazione e comunicazione on-line, nata quasi in contemporanea con lo sviluppo dei primi nodi Internet.
Proprio per questa loro natura, i servizi di collaborazione disponibili sul Web sono moltissimi e coprono un ampio raggio di impieghi: dalla comunicazione in tempo reale con video, voce o testo alla condivisione di documenti; dalla scrittura collaborativa di un documento o di un foglio di calcolo alla gestione in gruppo di eventi, attività e progetti.
La stessa varietà di forme si osserva sia nei produttori sia nei profili commerciali: ci sono piccole applicazioni sviluppate da agili start-up con meno di venti dipendenti e suite complete vendute dalle aziende che hanno fatto la storia dell’informatica (come IBM, Cisco o Microsoft); ci sono applicazioni gratuite, parzialmente gratuite e prodotti costosissimi. Il mercato è ricco di alternative, la maggioranza delle quali indirizzate a gruppi di lavoro, siano essi aziendali, universitari o di altre tipologie. La collaborazione (e la condivisione) in questi ambienti è decisiva: aumenta la produttività , favorisce l’emersione di idee innovative e permette di strutturare l’informazione che altrimenti verrebbe dispersa. Soprattutto in un’epoca di bassa crescita o recessione, favorire tali pratiche permette di sperimentare metodi alternativi, e a basso costo, per generare l’innovazione indispensabile per competere.
Proprio per mettere ordine in questo mare magnum abbiamo selezionato in questo articolo quelli che ci sono sembrati i servizi e le applicazioni più utili per collaborare on-line. Data l’ampiezza del settore, abbiamo dovuto operare delle scelte. In primo luogo abbiamo escluso dalla rassegna i costosi, ma comunque molto diffusi, servizi di collaborazione per grandi imprese (ad esempio Microsoft Sharepoint, Lotus Connections oppure Oracle Beehive) e abbiamo preferito puntare su servizi più di nicchia, adatti a piccole organizzazioni o a gruppi di lavoro indipendenti. In secondo luogo abbiamo sempre scelto servizi in cui fosse presente un piano gratuito, seppur limitato nelle funzioni, o un periodo di prova. Da questo punto di vista non abbiamo avuto particolari difficoltà : il cosiddetto try and buy (“prova e acquista”) è la modalità predefinita per questo tipo di applicazioni, un comodo sistema che permette di scegliere con facilità il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
[Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 228, in edicola dal 26 febbraio]