Chi ha la necessità di gestire due numeri di telefono, ognuno con la propria Sim card e il proprio piano tariffario, ha due possibili alternative: dotarsi di due terminali, con gli inevitabili problemi di ingombro, duplicazione dei contatti e raddoppio di batterie da ricaricare, oppure comprare un telefono dual Sim. Quest’ultima soluzione è la più efficace in teoria, ma in realtà presenta ancora diverse ombre. È fortemente osteggiata dai provider telefonici nazionali, che tendono a fidelizzare il più possibile il cliente e non vedono di buon occhio la possibilità di saltare da un piano telefonico all’altro. Qualcosa sta comunque cambiando, tanto che di recente 3 Italia ha introdotto a listino uno smartphone Android dual Sim.
di Pasquale Bruno
Altro punto oscuro è una presunta scarsa qualità dei terminali dual Sim, che hanno una sinistra fama di prodotti molto, troppo economici e dal funzionamento instabile. Ciò poteva in parte essere vero: sul mercato sono apparsi modelli low cost anche sotto i 100 euro, prodotti in Cina e spesso rimarchiati da brand più noti, che non brillano certo per qualità . Purtroppo i prodotti migliori in questa fascia di mercato spesso non sono commercializzati in Italia (per fare due esempi a caso, Lenovo e Samsung). Nell’ultimo anno sono comparsi alcuni nuovi modelli evoluti con Android, anche con display da 5 pollici, caratterizzati da una buona cura costruttiva, da un processore quad core e da componentistica di qualità superiore. Molti di questi sono distribuiti da aziende italiane, ma la produzione avviene sempre in Estremo Oriente. Un telefono dual Sim, a parità di caratteristiche tecniche, è più costoso di un corrispondente mono Sim per via dell’elettronica aggiuntiva.
I telefoni dual Sim attuali possono utilizzare due diverse tecnologie. La prima, più costosa, si chiama Ds-fa (Dual Sim – Full Access) e prevede che le due Sim card siano attive contemporaneamente grazie alla presenza di due moduli radio, due processori e due antenne nel telefono. La seconda, più semplice ed economica, si chiama Ds-ds (Dual Sim – Dual Standby) e solo una Sim per volta può essere attiva in un dato momento. L’apparato di trasmissione è unico e ciò permette un grande risparmio sui costi; normalmente entrambe le Sim sono in stand-by e pronte a ricevere o trasmettere. L’inconveniente è che nel momento in cui parte o arriva una chiamata, l’altro numero risulterà occupato. La quasi totalità degli smartphone attuali è basata proprio sulla tecnologia Ds-ds. Questo può rappresentare un limite importante per chi ha bisogno di essere sempre rintracciabile.
Alla fine delle prove siamo giunti alla conclusione che la soluzione migliore è sforzarsi di consolidare i due numeri telefonici, se possibile, e dotarsi di un solo telefono. Anche se di fascia alta, uno smartphone Android dual Sim non ha ancora qualità , design, prestazioni e funzionalità paragonabili ai top di gamma mono Sim. Si spende di più per avere un telefono meno prestante.
Se non potete fare proprio a meno di due schede telefoniche, nelle prossime pagine trovate i prodotti migliori di questo mercato. La quasi totalità dei modelli è dotata di processore Mediatek quad core e di 1 Gbyte di memoria Ram. Il Mediatek MT6589 nasce con il supporto nativo a due Sim; dato anche il suo costo conveniente è di fatto la soluzione più utilizzata. Questo processore non può competere con le più recenti soluzioni di Qualcomm o Samsung, decisamente più veloci; uno SnapDragon 600 a parità di clock può avere prestazioni superiori anche del 30-40%. La memoria integrata spesso è di 4 Gbyte, un quantitativo ridotto che può essere espansa tramite una Micro Sd. Da tenere presente però che non tutte le app supportano l’installazione diretta sulla scheda di memoria. Altro componente dove si risparmia è la fotocamera, che a prescindere dal numero di megapixel presenta spesso una qualità degli scatti insufficiente in condizioni di luce non perfette.
Diffidate da chi offre smartphone dual sim con prezzo troppo basso per le caratteristiche tecniche; molti modelli low cost venduti online soffrono di problemi strutturali al touch screen, non sempre reattivo come dovrebbe, oppure ai moduli Gps e Wi-Fi. Scegliete sempre un produttore affidabile che offra un minimo di garanzia e di supporto. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale numero 272
I telefoni dual sim in prova
- Alcatel Onetouch Idol X
- Archos 50 Platinum
- Ngm Dynamic Stylo
- Stonex Stx Ultra