La tarda primavera è tradizionalmente il periodo d’arrivo sul mercato dei nuovi smartphone presentati al Mobile World Congress. Ciò vale in particolare per i modelli di fascia alta, anche se quest’anno ci sono due notevoli eccezioni. La prima è rappresentata da Lg, che ha presentato il suo G4 molto tempo dopo la fiera di Barcellona; in ogni caso il nuovo smartphone sarà sugli scaffali nel mese di giugno. La seconda eccezione è Sony, che ha annunciato l’Xperia Z4 solo sul mercato giapponese e al momento in cui scriviamo non è chiaro quando arriverà in Italia e con quali caratteristiche tecniche. In questo articolo passiamo dunque in rassegna i tre top player Android del momento: oltre all’Lg G4, sono il Samsung Galaxy S6 e l’Htc One M9. Il concorrente naturale, per prezzo e target di mercato, è il sempreverde iPhone 6 di Apple.
di Pasquale Bruno
Tutti questi modelli hanno un prezzo di listino intorno ai 700 euro. È una cifra oggettivamente elevata, ma bisogna considerare che abbiamo di fronte dei prodotti eccellenti, che rappresentano il non plus ultra della tecnologia attuale. Se il budget è limitato, scoprire come sono fatti e quali sono i tratti distintivi può in ogni caso essere di aiuto per scegliere meglio uno smartphone meno costoso; si può anche capire dove sta andando la tecnologia e cosa potremmo trovare tra qualche tempo nei prossimi modelli di fascia media. Se siete alla ricerca di uno smartphone Android esclusivo, oltre che all’ultimo grido, la risposta è su queste pagine. Sono tanti gli elementi che rendono tale un prodotto top di gamma, e tra questi c’è senz’altro la cura costruttiva.
I modelli provati sono costruiti in maniera impeccabile, utilizzano materiali pregiati come alluminio o vetro e hanno un design estremamente curato, che rappresenta il lavoro più alto dei centri di ricerca e sviluppo. Sono inoltre molto sottili (da meno di sette a poco più di nove millimetri) e anche leggeri, considerando gli ampi schermi utilizzati. Per cura costruttiva intendiamo anche qualità dei componenti interni: su uno smartphone del genere ci si aspetta una connettività veloce, una ricezione dei satelliti Gps senza ritardi e una solida tenuta del segnale Wi-Fi, che non decada dopo pochi metri e consenta sempre una buona velocità .
L’apparato radio è ovviamente 4G e non manca il sensore Nfc per le comunicazioni a corto raggio. Secondo aspetto di rilievo è il display. Qui si raggiunge l’eccellenza e tutti i modelli provati hanno esibito una grande qualità delle immagini. La tecnologia del pannello può essere Tft, Amoled o Ips, ognuna con pregi e difetti, ma in ogni caso si tratta dei migliori pannelli in circolazione. La dimensione si è standardizzata sui 5 pollici, a eccezione del modello di Lg che monta un 5,5″. Un display più ampio rende meglio con le pagine Web e permette anche di leggere libri e riviste, ma d’altro canto è più difficoltoso da utilizzare con una sola mano. La risoluzione è Full Hd oppure Quad Hd (2.560 x 1.440 pixel); quest’ultima offre una definizione spettacolare ma ha un maggiore impatto sulla batteria e sulle prestazioni grafiche. Proprio per quanto riguarda le prestazioni, i modelli di fascia alta del 2015 utilizzano quasi sempre un processore a otto core con architettura a 64 bit; Android 5 “Lollipop” è ottimizzato proprio per tali sistemi. Prodotti da Qualcomm e Samsung, hanno di solito quattro core ad alte prestazioni e altri quattro a basso consumo; possono in ogni caso essere usati tutti contemporaneamente quando serve la massima potenza (per i giochi 3D in particolare).
Terzo elemento di distinzione rispetto alla fascia media è nella fotocamera. Non tanto nel numero di megapixel del sensore, quanto piuttosto nella qualità delle lenti, nella presenza di un processore dedicato all’elaborazione degli scatti, nell’efficacia dello stabilizzatore rigorosamente di tipo ottico e in altri ritrovati tecnologici come il telemetro laser per misurare accuratamente la distanza di messa a fuoco o il sensore per il bilanciamento del bianco. Tutti questi elementi garantiscono scatti nitidi, perfettamente a fuoco e senza micromosso, accettabili anche se la luce è poca. Per quanto riguarda i video ci si attende la massima fluidità a risoluzione Full Hd (alcuni registrano anche a 4K) e grazie al citato stabilizzatore ottico, una buona stabilità delle immagini anche con riprese a mano.
Ultimo, ma non meno importante, la dotazione accessoria che prevede spesso un sensore barometrico, il sistema di ricarica wireless, il lettore di impronte digitali per sbloccare il telefono e il misuratore di battiti cardiaci utile durante le attività sportive. Sony a parte, pare invece che l’impermeabilità a polvere e liquidi non sia tenuta più di tanto in considerazione. A nostro avviso invece è un fattore che dovrebbe essere scontato su telefoni così costosi ed evoluti. A fare da contrappeso a potenza e funzionalità c’è l’autonomia delle batterie tutt’altro che entusiasmante. Display ad alta risoluzione e processori veloci hanno un consumo elevato e sugli smartphone Android più evoluti di questa generazione è bene non aspettarsi due giorni pieni di durata della batteria. In genere si arriva a una quindicina di ore, sempre che non si utilizzino troppo i giochi con grafica 3D. (…)
Trovate l’articolo completo su PC Professionale di giugno 2015