Articolo di Daniele Marino
Microsoft, a differenza di Google o Yahoo!, non è una software house nata on-line né un’azienda che affonda da sempre le sue radici in Internet, tutt’altro. È nata quando la Rete era ancora in nuce, e il suo nome è tradizionalmente legato più a sistemi operativi, applicazioni e piattaforme di office automation, server aziendali, che non ad attività e business on-line.
Questo non vuol dire che Microsoft non abbia preso in giusta considerazione il fenomeno della diffusione di Internet: forse però ha compiuto inizialmente l’errore di sottovalutare le caratteristiche intrinseche del mezzo, e di considerarlo in qualche modo una possibile appendice di un mercato – quello dell’home computing o dell’utenza Soho – in evidente odore di monopolio. Con l’ingresso sul mercato di Windows 95 arrivarono quindi in rapida successione dapprima il portale MSN (The Microsoft Network) e quindi il browser gratuito Internet Explorer 3.0, corredato dalla nuova Rubrica di Windows e dal client Mail e News. Anche se oggi sembra impensabile, all’epoca non tutti i browser (anzi, quasi nessuno) erano gratuiti, né il browser era parte integrante del sistema operativo.
La “colpa” di cui si è macchiata Microsoft con la rete MSN e il browser Internet Explorer (e relativi accessori) è stata quindi quella di non volersi adattare ad Internet così come era, ma di tentare di imporsi, a più livelli. Internet Explorer aveva (e in parte ha ancora) una “sua” versione di Html, non del tutto aderente allo standard W3C; le regole comuni della posta elettronica venivano in parte stravolte dall’uso – ancora oggi un po’ indigesto a molti utenti – dell’Html e dei componenti multimediali nei messaggi. MSN mirava quasi a diventare una sorta di rete a sé stante, con tanto di browser dedicato: MSN Explorer, un esperimento nato con Windows XP e che ha avuto seguito piuttosto scarso.
Per anni Microsoft ha seguito, su Internet, una sua personalissima strada, che ha portato tra l’altro allo sviluppo della piattaforma Live, evoluzione della già esistente MSN, senza curarsi troppo delle critiche nate tra il cosiddetto popolo della Rete. Il tutto amplificato dal contenzioso permanente tra Microsoft e l’antitrust: la presenza di un browser proprietario e di tutti i suoi accessori (Outlook Express, poi diventato Windows Mail, su tutti), i link ai servizi Microsoft, sono stati additati come una manifestazione del suo strapotere.
Oggi la tendenza sembra essersi invertita. Applicazioni e servizi della piattaforma Live si comportano in modo più rispettoso dei canoni in vigore su Internet. Con Windows 7 la maggior parte dei programmi legati al mondo Live sono stati addirittura rimossi dal sistema operativo e vanno scaricati separatamente, in nome della pluralità e del libero mercato.
In queste pagine vi forniremo una panoramica di quella che è la piattaforma Windows Live, in tutti i suoi principali aspetti. Ne esamineremo luci e ombre, vi daremo qualche consiglio su come usare al meglio i suoi strumenti e vi presenteremo anche alcune possibili alternative. Per chi non avesse confidenza con Windows Live, ricordiamo che offre ben sette diversi programmi da scaricare ed installare: Mail, Messenger, Raccolta Foto, Writer, Movie Maker, Toolbar e Family Safety. Collegati alla piattaforma Live sono poi, oltre al motore di ricerca Bing, i servizi Hotmail, Gruppi, Spaces, Foto, Calendario e SkyDrive.
[Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 227, in edicola dal 29 gennaio]