Il nuovo melafonino è un classico rinnovato: non rivoluziona ma migliora in (quasi) tutti i campi. La prova dettagliata e la sfida al Samsung Galaxy S III con a bordo Android Jelly Bean.
di Simone Zanardi
Il nuovo iPhone è tra noi. Rivoluzionario o evoluzionario? Upgrade imprescindibile o inutile? Destinato al successo o al flop commerciale? Come sempre, al lancio di un nuovo smartphone Apple il dibattito si scatena ancor prima della commercializzazione ufficiale, per poi proseguire nei mesi successivi. Cominciamo allora con il rispondere all’ultima, e più facile, delle domande: iPhone 5 è destinato a confermare il successo dei modelli precedenti. Nel primo weekend dal lancio sono stati venduti oltre 5 milioni di pezzi (contro i 4 milioni del precedente modello 4S) e secondo l’agenzia J.P Morgan si potrebbero superare i 50 milioni entro la fine dell’anno. Per un raffronto immediato, si consideri che il Galaxy S III, top seller di Samsung, ha toccato quota 20 milioni in 100 giorni, secondo la stessa casa coreana.
Anche alla prima domanda che ci siamo posti è in realtà abbastanza semplice dare una risposta: iPhone 5 non è un telefono rivoluzionario. È però un deciso passo avanti nell’evoluzione del melafonino, più di quanto lo è stato iPhone 4S rispetto a iPhone 4. Il display è più grande, per stare al passo con i tempi, il processore più veloce, le fotocamere migliori. Il tutto conservando la consueta qualità costruttiva tipica di Apple e la perfetta integrazione tra hardware e software che contraddistingue i prodotti della casa di Cupertino. Contestualmente al lancio di iPhone 5 Apple ha introdotto sul mercato la nuova versione del sistema operativo iOS; in questo ambito si sono palesate alcune problematiche, soprattutto nel nuovo software cartografico sviluppato da Apple dopo il divorzio da Google. Approfondiremo nelle prossime pagine questi aspetti. Stabilire se iPhone 5 è un acquisto da effettuare o meno per chi già possiede un iPhone è meno semplice: volendo tagliare con l’accetta la questione, potremmo dire che i possessori di iPhone 4 trarrebbero grandi benefici dall’upgrade, se non altro per le numerose funzioni software di iOS6 non supportate dal loro terminale, mentre gli utenti di iPhone 4S dovrebbero valutare con attenzione la valenza del nuovo display da 4 pollici e del processore A6 per le specifiche esigenze. Nelle prossime pagine cercheremo di chiarire le idee agli indecisi, analizzando nel dettaglio il nuovo iPhone 5 sia dal punto di vista hardware sia da quello software, confrontandolo con i suoi illustri predecessori e contestualmente con uno dei top di gamma del mercato Android, quel Galaxy S III che Samsung non ha timore di promuovere come alternativa ai terminali Apple. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di novembre 2012